“Il corriere ordinario diretto alla zona 1 (Europa e bacino del Mediterraneo) è abolito”: così recita laconicamente l’articolo 2 della deliberazione “Nuove tariffe dei servizi postali riservati e nuovi prezzi dei servizi postali universali per l'interno e per l'estero relativi alla corrispondenza”, pubblicata nella “Gazzetta ufficiale” del 30 dicembre. Ed ora, sollecitato da “Vaccari news”, arriva il chiarimento da parte dell’ufficio stampa di Poste italiane: per la zona 1 non esiste più la spedizione economica, che tuttavia rimane per le restanti aree del pianeta. A conti fatti ciò vuol dire un pesante aumento dei costi. Tabelle alla mano, una lettera entro i 20 grammi fino all’altro ieri si poteva spedire anche con 41 centesimi, mentre ora ne occorrono ben 62 (151%). Ancora più rilevanti sono le modifiche negli scaglioni successivi, fra l’altro sottoposti ad una nuova organizzazione. Un plico da 100 grammi passa da 0,77 a 1,70 (220%); se invece ne pesa 350, la cifra da pagare balza da 1,55 a 3,20 euro (206%). La spedizione di 2 chili, il massimo consentito, costava 6,20 euro ed ora arriva a 9,00 euro (145%). Per la zona 1 previste invece le raccomandate, identiche negli importi a quelli per l’interno.
Spedizioni per l’Europa più care, con punte anche raddoppiate
02 Gen 2004 14:37 - NEWS FROM ITALY