Bruxelles e Berlino in passato hanno lasciato precise tracce postali, sia di semplice propaganda politica, sia testimonianti l’occupazione e l’annessione. Riguardano Eupen, Malmédy e Saint-Vith, i cantoni di lingua tedesca per tanto tempo contesi ed ora controllati dal Belgio. Negli anni, a Malmedy la lingua di Voltaire ha sostituito quella di Goethe, mentre parte dell’area restante ha originato la Comunità germanofona. Ed è proprio a quest’ultima che è dedicato il foglietto pronto ad uscire. Il varo, atteso per lunedì 19, rientra nella nuova serie che Bruxelles dedica alle Regioni nazionali.
Oggi il territorio è abitato da 74mila persone che, sottolineano in Posta, “si sentono prima di tutto belgi”. Quello che una volta era un problema, adesso è un atout economico. Ci sono frontiere politiche o linguistiche che non dividono più, ma mettono in comunicazione. E l’iniziativa dentellata ne dà un esempio.
Il blocco comprende cinque esemplari “1” per l’Europa, nuova categoria che oggi costa 80 centesimi e si aggiunge all’analoga “1” per l’interno, introdotta nell’ottobre 2007.