Le immagini sono note da alcuni giorni; mancavano, tuttavia, le informazioni tecniche riguardanti le due emissioni che il Vaticano ha deciso di emettere il 10 febbraio. I sette francobolli da 65 centesimi per gli ottant’anni dei Patti lateranensi, e quindi dello Stato, riproducono gli ultimi pontefici e sono prodotti in fogli da dieci con una tiratura massima di 250mila serie. Li accompagna, a 2,80 euro, il foglietto con la “Civitas vaticana”, una pianta prospettica ed attuale della Città, incisa ad acquaforte e bulino su rame; realizzata da Pierluigi Isola per la Biblioteca apostolica, vuole rappresentare l’immagine simbolica del Vaticano nel XXI secolo. Il blocco è prodotto in 120mila esemplari. Tutti i papi che dal 1929 si sono succeduti -è la precisazione giunta da oltre Tevere- “hanno confermato la natura di questa entità territoriale, come mezzo per assicurare l’indipendenza reale e visibile della sede apostolica nella sua attività di governo della Chiesa universale e di servizio all’umanità”. Tra le attribuzioni riconosciute, naturalmente, rientra l’emissione di valori postali. Quanto alla congiunta con Gibilterra, il francobollo da 85 eurocent richiama l'ex moschea della Rocca trasformata in santuario e, in particolare, la statua in legno policromo della Vergine con il Bambino conservata al suo interno. Le ricerche d’archivio hanno dimostrato che il luogo ha cominciato ad essere frequentato dai fedeli cristiani nel 1309. Nel 1979 Giovanni Paolo II approvò ufficialmente il titolo dell’edificio come Nostra Signora d’Europa e patrona di Gibilterra; si festeggia il 5 maggio, data nella quale ricorre anche il “Giorno dell’Europa”. La tiratura massima prevista è di 560mila esemplari, raccolti in minifogli da quattro.
Emissioni del 10 febbraio, ecco i dati
22 Gen 2009 21:12 - VATICAN
Le uscite riguardano gli ottant’anni dei Patti lateranensi e i sette secoli di devozione di Nostra Signora d’Europa