Si chiama Consulta del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano per la filatelia e la numismatica e intende -dice, nei suoi dodici articoli, lo statuto- “esaminare i problemi afferenti la filatelia e la numismatica vaticana”, accogliendo tra i suoi membri giornalisti, operatori commerciali, collezionisti e specialisti del settore che “con la propria specifica esperienza possono fornire un contributo utile alla promozione”.
Annunciata dal capo dell’Ufficio filatelico e numismatico, Pier Paolo Francini, il 24 ottobre, dovrebbe entrare presto in funzione, ragionevolmente tra la fine di maggio e l’inizio di giugno. Riprendendo un’attività già saggiata nel passato e poi accantonata.
Oltre alle regole, sono stati resi noti i componenti. Che, per il settore filatelico, sono: Giovanni Fulcheris e Stefano Gabbuti in rappresentanza dei collezionisti; Danilo Bogoni e Augusto Ferrara dei giornalisti; Lorenzo Dellavalle, Mario Gorreo ed Hermann Sieger dei commercianti.
La Consulta, come dice il nome, è un organo di supporto, costituito dal cardinale presidente del Governatorato e composto dal presidente (ora lo stesso Pier Paolo Francini), dal segretario (scelto tra i dipendenti dell’Ufficio filatelico e numismatico, adesso Najada Lluci) e da quattordici membri, sette per la filatelia e altrettanti per la numismatica. Il mandato dura tre anni ed è rinnovabile.
L’organismo deve offrire: considerazioni generali sull’andamento dei mercati vaticano, italiano e internazionale; valutazioni sulle politiche di promozione, diffusione, distribuzione e vendita; collaborazione nei rapporti con i collezionisti e gli operatori professionali; note di indirizzo su pubblicità ed azioni promozionali con altre amministrazioni postali; suggerimenti riguardanti estetica, grafica, progettazione dei prodotti e per “qualsiasi altro tipo di pareri e/o opinioni utili”.
Di norma si riunisce una volta ogni dodici mesi, “possibilmente in coincidenza con la redazione dei programmi” annuali. È probabile che le due sezioni, dopo un primo incontro congiunto, procedano con i lavori separatamente.