Rappresenta uno degli scorci più tipici di Milano, senza andare sugli usatissimi castello Sforzesco e Duomo. La strada, che ora costeggia il sagrato con la basilica di San Lorenzo Maggiore, caratterizzata dalle sedici colonne romane di età imperiale, tornerà un’altra volta in versione interofila.
È richiamata nella cartolina da 60 centesimi che l’Italia dedicherà a “Milanexpo”, la parte espositiva del salone internazionale del francobollo “Milanofil”. Uscirà soltanto il giorno dell’apertura, quindi rinunciando ad ogni promozione. Sempre ammesso che, oggi, le cartoline postali possano essere impiegate per fare promozione.
Ben altra era la situazione un tempo, quando una maggiore diffusione ed una tariffa inferiore offrivano alle cartoline qualche vantaggio in più, che compensava la rinuncia alla discrezione. A dirla tutta, però, anche l’edizione d’antan ebbe uno scarso impiego. Come, d’altro canto, tutti i numerosi componenti dell’emissione, per giunta gravata di un sovrapprezzo. Sono le dieci serie, una per città, uscite nel 1936 allo scopo di promuovere l’Italia e le sue bellezze. Ognuna offre dodici soggetti diversi, in vendita a 20+5 centesimi, oggi particolarmente apprezzati: il catalogo “Interitalia” quota la singola confezione, nuova con fascetta illustrata, tra i 1.000 e 1.250 euro. Il sovrapprezzo -ricorda lo stesso volume- “serviva in parte a coprire le maggiori spese e in parte per non fare concorrenza alla produzione privata. I risultati furono tuttavia poco soddisfacenti”.