Mentre il bilancio delle vittime si fa sempre più pesante (in questo momento si parla di almeno 100 morti), Poste italiane ha inviato all’Aquila una task force formata da venti tecnici e ha deciso l’impiego di dieci uffici postali mobili. Saranno installati, inoltre, moduli prefabbricati che ospiteranno le sedi lesionate o distrutte. Dei 547 uffici esistenti, oggi 53 sono rimasti chiusi per via dei gravi danni provocati dal sisma. Una unità di crisi è riunita in modo permanente a Roma, così da calcolare l’impatto dell’evento sulle proprie strutture presenti nel capoluogo abruzzese e nei comuni vicini. È stata assegnata massima priorità al completo ripristino dell’ufficio di Coppito, il centro alle porte dell’Aquila dove la Protezione civile ha stabilito la propria sede operativa. In corso la verifica sugli sportelli automatici postamat per il prelievo di contante. In campo è sceso anche l’Istituto postelegrafonici, ora guidato dal commissario straordinario Rino Tarelli. L’Ipost -segnala l’Adnkronos- ha deciso “di stanziare immediatamente risorse per assicurare un contributo economico a quanti tra gli associati in servizio o in pensione hanno avuto l’abitazione distrutta”. L’importo darà vita ad un fondo pari a cinque milioni. Intanto, la macchina della solidarietà si muove, ad esempio organizzando collette attraverso conti correnti postali, nei quali va specificata la causale “Terremoto Abruzzo”. Tra le organizzazioni già mobilitate, la Caritas italiana (via Aurelia 796, 00165 Roma, ccp 347.013) e la Croce rossa (via Toscana 12, 00187 Roma, ccp 300.004). Da domani sarà attivo il conto 10.400.000, richiesto dalla Regione.
Il monitoraggio dalla sede di Roma
06 Apr 2009 19:46 - NEWS FROM ITALY
Oggi 53 uffici sono rimasti chiusi a causa del sisma. Poste ha inviato sul campo venti specialisti e dieci uffici mobili. Decisa la costruzione di prefabbricati. Dall’Ipost le prime risorse