In numerosi momenti dell’asta di Vaccari srl, svoltasi oggi, i contendenti dei singoli lotti hanno fatto lievitare i realizzi, anche con molti rilanci. È accaduto, ad esempio, con le produzioni dei Comitati di liberazione nazionale o le emissioni di Pontificio e più in generale di Antichi Stati. Particolarmente contesa (forse una combinazione?) la voce 1173, riguardante nove album di collettorie, numerali e “tondo riquadrati” originari, fra l’altro, dell’Abruzzo: valutata 300 euro, ha cambiato proprietario a 800.
Tra le performance, le voci 243 (una busta del 1862 viaggiata tra Conegliano e Milano, partita da 850 e giunta a 1.400 euro), 276 (un altro plico del 1856 tra Carrara e Cagliari, da 750 a 1.800), 628 (la serie degli Enti semistatali dell’Opera nazionale protezione assistenza invalidi di guerra, volata da 5.300 a 13.500), 868 (una testimonianza dei soccorsi al dirigibile Italia, andata da 3mila a 5mila), 886 (il primo trasporto postale nella stratosfera, passato da 1.000 a 6mila), 969 (la “Mulready” spaziale, da 100 a 420), 1.059 (il 5 su 10 centesimi oltremare sammarinese, da 4mila a 8.500). Una storia a sé è data dal 511, la busta del Governo di Toscana con dieci esemplari dell’1 centesimo violetto, cui è stata dedicata la copertina del catalogo: fissata a 7mila euro, ha finito la sua corsa a 16mila, ma c’era mandato per giungere fino a 32mila. Confermati i 9mila euro di un’altra voce particolare, il 349 con il 50 baiocchi di Pontificio.
Spesso sono state premiate le proposte con più oggetti. Come i lotti 1 (una scatola di area italiana, balzata da 200 a 1.200 euro), 453 (Regno di Sardegna, da 3mila a 4.700), 790 (un insieme di Alto Adige, da 2.500 a 4.500), 1.181 (fogli d’album coloniali, da 250 a 1.300).
Finale con le cartoline, dove la richiesta è stata influenzata dalla grande firma, dal soggetto o dalla località particolare. Non è un caso se la sessione si è chiusa con il 1.637, un contesissimo insieme relativo a Vignola, che ha effettuato il percorso tra i 500 e i 2.800 euro.
In letteratura si sono fatti notare il 1.725 (“Tavole di Sicilia” di Rudolf Friendl, passate da 800 a 1.500 euro), il 1.741 (“Regno di Sardegna - Regno d’Italia 1855-1863 tavole dei colori” di Paolo Vaccari, da 150 a 340), il 1.843 (“La poste maritime française” di Raymond Salles, da 300 a 720). Anche il 1.846, cioè la raccolta dei primi vent’anni del “Vaccari magazine”, si è distinto, trovando compratore a 620 euro, contro una base di 350.
L'elenco completo dei realizzi e delle voci invendute sarà disponibile da lunedì 20 aprile dopo le 18; per favorire i lavori di verifica, nella stessa giornata gli uffici resteranno chiusi.