“Erano come soldati che tornano all’accampamento, i giovanotti del Torino che erano stati a battersi sul campo di Lisbona; e si erano battuti con impegno sul terreno sconosciuto, alcuni di loro superando il malessere suscitato dal clima diverso e dalla rapidità del trasferimento; e avevano perduto con onore, come soldati che hanno fatto il loro dovere, anche se la fortuna non li ha premiati”.
Così comincia l’articolo pubblicato dalla “Stampa”, l’indomani dalla tragedia. Quando -era il 4 maggio 1949- l’aereo che stava riportando a casa i giocatori si abbatte sulla collina di Superga per la scarsa visibilità, facendo trentun vittime: diciotto calciatori, dirigenti e tecnici del sodalizio, il pilota e tre membri dell’equipaggio, tre giornalisti.
Se il 4 maggio 1999, dunque per il mezzo secolo, l’Italia ricordò la sciagura con due francobolli da 800 e 900 lire (o 41 e 46 eurocent), domani sarà il Circolo filatelico ciriacese a prendere l’iniziativa. Su sua richiesta, dalle ore 10 alle 16 presso il portico di via San Ciriaco a Ciriè (Torino), verrà impiegato un annullo speciale.