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editor Fabio Bonacina

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La “P” dorata sostituita dalla busta tricolore. Persa l’occasione per promuovere il Paese e le potenzialità comunicative del francobollo

Non era mai successo prima, almeno nelle ordinarie. E nei commemorativi solo quando aveva una precisa logica, ossia nel momento in cui Poste italiane (allora ente pubblico economico) nacque ed occorreva farne conoscere l’esistenza. In seguito, sostanzialmente, il logo dell’attuale società per azioni è comparso solo sui margini dei foglietti, e comunque a sproposito. Perché i francobolli restano di competenza del ministero allo Sviluppo economico, mentre la spa -dice il contratto di programma- sostiene “i costi di progettazione e di stampa delle carte valori postali” e “cura la loro distribuzione e commercializzazione”. Punto.

Considerando che l’ordinaria ha un uso prolungato nel tempo e siamo a due anni dalla liberalizzazione, Poste italiane, facendo inserire il proprio logo nelle vignette, dal punto di vista aziendale ha ottenuto un brillante risultato. Ad uscirne sconfitti sono il ministero e quanti attendevano la serie per promuovere, con soggetti gradevoli, variati e d’impatto, l’Italia, le sue bellezze e le potenzialità di comunicazione che ancora oggi il francobollo conserva. Tanto da essere definito, in più di una cerimonia ufficiale, un “monumento di carta”.

A conti fatti, la dorata e noiosa “P” nelle sue numerose varianti, che il 14 giugno 1999 -il giorno del debutto- aveva un senso, perché promuoveva il nuovo servizio prioritario, è stata sostituita con la busta e le scie tricolori, che come concetto tanto ricorda il vecchio logo di Poste italiane ideato da Franco Maria Ricci.

Per ora la serie “Posta italiana”, i cui bozzetti sono stati rivelati soltanto pochi minuti fa, si compone di quattro francobolli calcografici (tagli da 0,60, 1,40, 1,50 e 2,00 euro), autoadesivi, fustellati, con microscrittura di sicurezza, carta non fluorescente e fogli da cinquanta. È abbinata ad una cartolina da 60 centesimi. Sarà disponibile il 7 luglio con annullo fdc allo spazio filatelia di Roma.

I quattro francobolli e la cartolina postale
I quattro francobolli e la cartolina postale



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