Un capitolo nato negli anni Settanta e che arriva ai giorni nostri. Ma ancora tutto da giocare, visti gli interrogativi che da una parte la liberalizzazione postale, dall’altra l’enorme sviluppo della tecnologia e dei sistemi alternativi all’affrancatura hanno introdotto. Ma questo è il futuro, e il progetto di Laterza “Le Poste in Italia”, almeno per il momento, si conclude qui.
È in libreria il quinto volume (in realtà il sesto, essendoci stato un saggio introduttivo), come il precedente curato da Gianfranco Petrillo e che ha coinvolto, in ordine alfabetico, gli esperti Mario Coglitore, Leandro Conte, Bruno Crevato-Selvaggi, Andrea Giuntini, Fabio Lavista, Giovanni Paoloni e Laura Savelli.
In 296 pagine con una serie di immagini a colori e in bianco e nero affronta i grandi temi organizzativi (e il ruolo giocato da Bruxelles nella partita) per trasformare il vecchio “carrozzone” in una società in grado di operare su un mercato aperto ai concorrenti. Poi, si concentra su aspetti specifici, che vanno dal ruolo del risparmio postale all’industria delle telecomunicazioni (nonostante le ristrettezze finanziarie, caratterizzata da una significativa ricchezza di risorse umane), dagli aspetti professionali e sindacali al confronto -certo non semplice- con la meccanizzazione.
Un intero capitolo è dedicato ai rapporti con il mercato filatelico. Riaffiorano così i dibattiti della stampa specialistica, dallo stock ministeriale al boom speculativo, dal “veto Spallino” contro gli annulli alla riscoperta degli interi, dalla “Giornata del francobollo” (che nel 2009 compie mezzo secolo) alle mondiali avviate con “Italia ‘76”, dai referenti all’emissione per i diciottenni. In tale contesto, numerose sono le citazioni tratte da “Vaccari news”, “quotidiano d’informazione on line, attivo dal marzo 2003, con notizie e commenti dal mondo filatelico italiano ed internazionale, sempre molto informato”.
Ed ora lo sguardo è proiettato verso il domani. “La rinnovata aggressività e l’ampliamento e la diversificazione dei prodotti e dei servizi -conclude Petrillo- hanno obbligato negli ultimi anni a rimodellare ulteriormente l’organizzazione interna di Poste, che tende a configurarsi sempre di più come una holding”. Poste italiane spa, che ha patrocinato il progetto editoriale, “non solo si è lasciata definitivamente alle spalle gli angosciosi problemi... ma marcia aggressivamente e ambiziosamente tra le più redditizie aziende italiane ed europee”.
Il prezzo di copertina è di 30,00 euro.