Possono le missive sentimentali d’antan rappresentare un riferimento per i posteri? A Magione (Perugia) credono di sì e ci proveranno domenica 6 settembre alle ore 17. Quando verrà proposta la conferenza “Lettere d’amore del Medioevo: un patrimonio sommerso”. L’appuntamento è a villa Aganoor Pompilj, situata a Monte del Lago, piccolo borgo affacciato sul Trasimeno.
A parlarne saranno il professore di Letteratura latina medievale alla facoltà di Arezzo (Università di Siena) Francesco Stella e la ricercatrice Elisabetta Bartoli. Illustreranno il più antico manoscritto italiano del settore noto. Il documento, in latino e su pergamena, risale alla metà del XII secolo; l’autore è un certo Guido, chierico forse del Casentino, zona al confine tra la Toscana e l’Emilia. È stato trovato nella Biblioteca capitolare di Verona. Per i due studiosi si tratta del primo manuale di scrittura epistolare con riferimenti al repertorio affettivo. Tra i consigli, come si saluta via lettera l’amata e come ci si congeda.
L’incontro verrà chiuso dal concerto del duo di chitarra e violino Sara Cittadini e Lorenz Cucchiara.
L’iniziativa si inserisce nel programma del premio letterario intitolato a Vittoria Aganoor Pompilj, giunto alla decima edizione. È promosso dall’Amministrazione comunale per ricordare la figura della poetessa padovana (1855-1910), maritata al deputato perugino Guido Pompilj ed autrice del canzoniere d’amore che Benedetto Croce ha definito “il più bello che sia mai stato composto da donna italiana”.