Fiume, Pola e Zara province italiane? Non più, e da tanti anni. Anche se figurano in alcuni database standardizzati, come quello impiegato da Poste italiane per quanti richiedono servizi on-line.
A segnalarlo a “Vaccari news” è il fermano Salvatore Maesano, stupito per due motivi. da una parte per tale presenza, dall’altra perché lo stesso elenco non è ancora aggiornato con le ultime tre Province nate ed ormai, dopo le elezioni avvenute il 6 e il 7 giugno scorsi, insediate formalmente: Barletta-Andria-Trani, Fermo, Monza e Brianza.
“La presenza negli elenchi di Fiume, Pola e Zara -spiega l’esperto Bruno Crevato-Selvaggi- è la risposta alle richieste presentate dagli esuli dopo la guerra, che non volevano essere qualificati come nati in Jugoslavia o, successivamente, in Slovenia, Croazia e addirittura Serbia-Montenegro. Fu una lunga battaglia, portata avanti soprattutto dall’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. Solo una ventina d’anni fa una legge -la n°54 del 1989- ha chiarito la questione, imponendo agli uffici pubblici di indicare sulle carte di identità e sugli altri documenti, per i Comuni ormai persi, il nome in italiano e senza Stato di attuale appartenenza. Il problema era emerso, in particolare, con i primi codici fiscali e, più di recente, con gli elenchi elettronici, che non danno possibilità di scelta. Ancora più difficile è stato introdurre la norma nel settore privato ma ora, almeno le grandi aziende fornitrici di servizi pubblici, fra cui appunto Poste italiane, hanno adeguato i propri elenchi”.
Senza risposta è, invece, il secondo rilievo. Anche come strumentazione ordinaria di sportello, dai bolli alle “tp label”, l’adeguamento -in base ai precedenti- richiederà tempo. Persino la più semplice gestione degli annulli speciali si è dimostrata incoerente: pronto adeguamento da parte di Monza e Brianza (come dimostra il manuale impiegato il 12 luglio a Velate Milanese), cambio in corsa per Barletta-Andria-Trani (le obliterazioni per Trani del 30 luglio e Barletta del 2 agosto sono state aggiornate all’ultimo momento), nessuna modifica per Fermo (è il caso registrato a Montappone il 25 luglio e ad Amandola il 23 agosto, lasciate ancora sotto Ascoli Piceno).