Un numero insospettabile; sono i francobolli recenti dedicati ad Antoine de Saint-Exupéry. Oltre alla ovvia Francia, lo hanno ricordato, ad esempio, Argentina, Bulgaria, Croazia, Israele, Nuova Caledonia, Polonia, Slovacchia… Ma non compaiono alla mostra che Mantova gli dedica fino al 14 settembre (sono però presenti nel catalogo, altra sorpresa, curato da Valeria Menichini: 176 pagine a colori, 16,00 euro). Una scelta, perché i promotori -Circolo filatelico numismatico banino e Centro studi internazionale di storia postale- hanno voluto privilegiare il materiale d’epoca. Dal quale emerge -ha sottolineato per gli organizzatori Ercolano Gandini- la figura eclettica di un uomo che vuole librarsi nell’aria e, nel momento in cui vola, descrive le sue impressioni.
Ecco, quindi, che l’allestimento “Sulle orme del piccolo principe: Saint-Exupéry un pioniere della posta aerea” propone le foto e le vicende della sua avventurosa vita, i libri che ha scritto (anche se poco noto in Italia, è stato tradotto in numerosi Paesi) e che ha contribuito a trasformare in film. E poi, c’è la storia delle società che, nei primi decenni del XX secolo, si combattevano fra loro per trasportare la posta nei luoghi più impervi del pianeta ma frequentati dalle aziende dedite ad estrarre materie prime o vendere merci. Ecco perché buona parte del percorso gira intorno alla collezione di buste (viaggiate, pubblicitarie e magari incidentate) di Flavio Riccitelli riguardanti la compagnia Aéropostale, che poi confluirà, insieme a tante altre concorrenti, in Air France.
La mostra -altro elemento- si inserisce in un contesto più ampio, come ha ricordato il presidente della Provincia di Mantova, Maurizio Fontanili, lui stesso filatelista (preferisce, però, le collettorie). Apre in una città che attende, dal 9 al 13 settembre, “Festivaletteratura”, fra gli eventi più importanti del settore.