Ha cominciato Paolo Deambrosi, confermando che l’Unificato dedicato alla Cecoslovacchia (Paese scelto perché tra i più collezionati a livello di novità) e la seconda parte della trilogia di storia postale sono in dirittura d’arrivo. Ma poi, si è inevitabilmente passati a parlare di produzioni virtuali. È successo oggi, a Milano, durante la presentazione dei cataloghi targati 2010. “Abbiamo rivisto il nostro sito, predisponendolo perché si possano mettere cataloghi on-line, magari a pagamento”. È un’idea che guarda al futuro e che, abbattendo i costi, permetterebbe di proporre nuovi titoli, magari meno richiesti sul mercato. Il ragionamento è stato ripreso, come Sassone, da Giacomo Avanzo. “Stiamo studiando la possibilità -sono le sue parole- di realizzare cataloghi on-line”, ma è un’idea “allo stato embrionale, che va bene soprattutto per i giovani”. In ogni caso, “prima o dopo bisognerà sicuramente prenderla in considerazione”. Il tema è stato recepito pure da Alberto Bolaffi. “Anche noi ci pensiamo; ora si stanno facendo cataloghi sempre vecchi, anche se sono nuovi”. Se bisogna scegliere, adesso è meglio “ripensare allo sviluppo del collezionismo”. Fermo restando -ha aggiunto Lorenzo Dellavalle- “che il collezionismo non è virtuale; lo stampato deve rimanere. Siamo apertissimi, stiamo studiando da un paio d’anni un catalogo telematico, ma sarà per specialisti, non serve a fare proselitismo”. A fari spenti, il primo commento sull’incontro espresso da Sebastiano Cilio. Che, in qualità di presidente della Borsa filatelica nazionale, ha organizzato per il secondo anno l’appuntamento. “Una forte presenza di pubblico, più giornalisti... Forse, però, bisognerebbe rivedere i tempi, così da lasciare maggiore spazio alle domande”.
Mercuriali: in futuro saranno telematici?
10 Set 2009 23:46 - APPOINTMENTS
Il tema sollevato oggi in margine alla presentazione dei cataloghi 2010. Ecco cosa pensano i rappresentanti di Unificato, Sassone e Bolaffi