Unità sindacale ritrovata, grazie alla diminuzione del traffico postale e, quindi, del lavoro. Le segreterie nazionali di Slp-Cisl, Slc-Cgil, Uil poste, Sailp comunicazioni, Failp-Cisal e Ugl com hanno espresso “forte preoccupazione per il consistente calo dei volumi e dei ricavi nei servizi postali nel primo semestre 2009 rispetto all’anno precedente”. Ancora più preoccupante perché non è causato soltanto dalla crisi economica, ma dal “processo di erosione della comunicazione cartacea da parte di quella elettronica e digitale”. E poi, c’è la liberalizzazione, che dovrebbe scattare nel gennaio del 2011... Da qui la necessità e l’urgenza “di un serrato confronto con l’azienda sia sulle prospettive industriali del settore -legate anche alle politiche di mercato- sia sulle possibili ricadute sui livelli occupazionali correlate alla contrazione del prodotto”. Confronto che deve essere esteso al ministero allo Sviluppo economico, così da “affrontare il tema delle caratteristiche future del servizio postale nel nostro Paese e delle regole che devono garantire pari condizioni nell’utilizzo della forza lavoro per tutte le aziende”. Intanto, Poste ha formulato una possibile ristrutturazione organizzativa, davanti alla quale i sindacati esprimono “forti riserve” poiché il progetto risulterebbe, al momento, “inadeguato a rilanciare e sviluppare il servizio, a stimolare il mercato, a garantire la tenuta dei livelli occupazionali”. Il loro auspicio è “la possibilità di organizzare il recapito secondo modelli differenziati sulla base della tipologia di territorio e delle nuove esigenze della clientela, con particolare riguardo alle aree ove si svilupperà maggiormente la concorrenza nel mercato liberalizzato”.
Calo di volumi e ricavi: sindacati preoccupati
22 Set 2009 21:53 - NEWS FROM ITALY
Sottoscritto un documento congiunto che chiede, fra l’altro, il coinvolgimento del ministero allo Sviluppo economico