Davanti ad una manifestazione speciale, come è stata “Sicilia 2009”, organizzata nel secolo e mezzo dall’uscita dei “testoni”, anche il semestrale dell’Associazione nazionale di storia postale siciliana non poteva che proporre un numero particolare, organizzato in 80 pagine, con quasi tutte le immagini a colori e venduto a 25,00 euro.
Dei personaggi collegati alla celebrazione -anticipa il direttore della rivista, Vincenzo Fardella de Quernfort- “ci è parso doveroso ricordarne almeno quattro: Giovanni Cassisi, il ministro per gli Affari di Sicilia, che curò l’emissione della serie adottata per le poste siciliane; il geniale artista messinese Tommaso Aloysio Juvara che incise magistralmente le vignette con il ritratto di re Ferdinando II, il palermitano Francesco Lao, stampatore ufficiale dei sette francobolli... e il pittore Carlo La Barbera che ideò il caratteristico annullo «a cornice» per non imbrattare il volto di sua maestà”.
Al solito, gli articoli si occupano dell’isola. Soffermandosi, ad esempio, sulle lettere viaggiate fra Napoli e Messina con i vapori francesi nel 1858-1860 (studio di Francesco Lombardo), sulle relazioni postali con l’Austria (Vincenzo Fardella de Quernfort), sullo Juvara (Nino Principato), sull’occupazione alleata durante la Seconda guerra mondiale (Giulio Santoro, che aggiunge il nono capitolo alla ricerca). Spazia di più nel tempo il lavoro di Andrea Corsini, dedicato alla storia postale di Acireale. Oltre al francobollo da 800 lire del 17 maggio 1997, offre il riepilogo di tutti gli uffici postali attivi nelle frazioni e le impronte impiegate, dal periodo prefilatelico alle affrancature meccaniche, annulli ordinari, speciali e meccanici compresi.