Una settimana dopo l’alluvione omicida, che ha colpito in particolare Altolia, Briga, Giampilieri, Molino e Scaletta Zanclea, Messina si guarda alle spalle, con un bilancio che, adesso, conta ventotto vittime (tra cui una dipendente postale), mentre almeno altre otto persone mancano ancora all’appello.
Oggi alle ore 10.30, in Duomo, si svolgeranno i funerali di stato, celebrati dall’arcivescovo Calogero La Piana, insieme all’arcivescovo emerito Giovanni Marra e all’arcivescovo di Palermo Paolo Romeo. Saranno presenti il premier Silvio Berlusconi e il presidente del Senato Renato Schifani.
Anche nel servizio postale si traccia il bilancio della situazione: “in tutta l’area -viene precisato alla società guidata da Massimo Sarmi- rimangono chiusi per inagibilità degli immobili e delle strade tre uffici: Altolia, Pezzolo e Giampilieri... Poste italiane si sta attivando con gli organi competenti per la riapertura non appena le condizioni lo permetteranno”.
In accordo con Inps e Inpdap, l’azienda ha predisposto il pagamento delle prestazioni pensionistiche e previdenziali in circolarità per le sedi di Altolia, Giampilieri, Giampilieri Marina, Pezzolo, San Placido Calonerò e Scaletta Zanclea. L’intesa consente ai beneficiari di riscuotere i ratei presso qualsiasi ufficio, presentando soltanto un documento valido che attesti l’identità.
Intanto, si sta lavorando per ripristinare il recapito laddove ancora interrotto; avviato il censimento degli sfollati presso le strutture alberghiere e i congiunti, così da permettere la consegna della corrispondenza a loro destinata.
I dipendenti siciliani del gruppo hanno organizzato, inoltre, una raccolta fondi in favore dei colleghi coinvolti. Un tavolo paritetico tra azienda e rappresentanze sindacali definirà i singoli interventi, “calibrati sulla base di specifiche esigenze” e “ dando priorità ai casi più gravi”.