“Un gruppo compatto, che ha lavorato intensamente cominciando con un giorno di anticipo, cosa non frequente” in questo tipo di allestimenti. Così il presidente della giuria di “Italia 2009”, Giancarlo Morolli, ha sintetizzato l’operato degli esperti, le cui conclusioni sono state raggiunte all’unanimità e rivelate completamente nella tarda serata di ieri.
Sotto la lente sono transitate 499 partecipazioni, che hanno totalizzato 23 ori grande, 91 ori, 91 vermeil grande, 119 vermeil, 49 argenti grande, 55 argenti, 33 bronzi argentati, 22 bronzi e 2 diplomi; 3, inoltre, sono state poste fuori concorso, 1 squalificata.
La responsabile per la filatelia di Poste italiane, Marisa Giannini, si è definita soddisfatta dei risultati. “Meglio di così -ha detto- non poteva andare”. Durante la serata, è stata iscritta nell’Albo d’oro della Federazione fra le società filateliche italiane. Il cui presidente, Piero Macrelli, ha ringraziato pubblicamente sia Giancarlo Morolli, sia Marco Occhipinti e Silvana Zeppieri per il prezioso supporto finalizzato alla manifestazione.
Ormai noti, almeno a livello di categoria, i risultati, durante il palmarès sono stati annunciati i riconoscimenti particolari. Così, il gran premio “Italia 2009” è andato a Giorgio Bizzarri per “Stato Pontificio”, mentre il gran premio nazionale ha valorizzato lo studio di Francesco Lombardo per “Sicilia 1859-1860 lettere dirette fuori dall’isola” e il gran premio internazionale è stato consegnato allo svedese Douglas Storckenfeldt, in gara con “Iceland until 1901 – skilding and original aur”.
Quanto alle singole classi, sono stati considerati migliori Bernardo Naddei per “I Matraire d’Italia regno” (filatelia tradizionale), l’austriaco Gerald Heschl per “Von, nach und über Österreich – Vorphila” (storia postale), Ferdinando Giudici per “Souvenir du siège de Paris (1870-1871)” (aerofilatelia), il tedesco Lutz König per “Pigeons – Great diversity in the wild – Domesticated and admired by man” (tematica), il canadese George Constantourakis per “Greco-roman sculpture” (maximum), il tedesco Christian Springer per “Sächsische briefe aus der zeit des Dreissigjährigen krieges 1616-1648” (un quadro), Nino Aquila e Francesco Orlando per “Sicilia. I timbri del nuovo re” (letteratura).
Oggi alle 12, in sala Colosseo, la seconda parte delle premiazioni; due ore dopo, sul “Festival” calerà il sipario.