Non solo le lettere -elettroniche- ai potenti della Terra, che in questi giorni si stanno incontrando a Copenaghen. Missive dal destinatario particolare protagoniste pure da Poste italiane.
Missive, questa volta, più tradizionali, per modalità e contenuti. Il supporto di partenza è cartaceo, il tema riguarda le festività di fine anno. Resta lo scopo di utilità generale, adesso volto a sostenere l’associazione Amici dei bambini (Aibi), realtà che dal 1986 opera in Italia e in altri ventisei Paesi per aiutare l’infanzia abbandonata.
È il libro “Io ci credo che esisti”, in vendita a 9,90 euro presso gli uffici postali e on-line, contenente un racconto e, soprattutto, i pensieri inoltrati da giovanissimi (e non) a Babbo Natale, illustrati con l’intervento di Chiara Rapaccini, scrittrice per ragazzi e disegnatrice di cartoni animati per la tv e il cinema.
Pagina dopo pagina, il lettore “sarà attratto dall’universo fantastico dell’infanzia, dai suoi desideri, dai suoi dubbi, dalla sua profonda umanità e spontaneità. Ogni letterina svelerà il lato comico, strabiliante e commovente della scrittura dei bambini che in quelle poche righe offrono la loro ineguagliabile e originalissima visione del mondo”.
Scrivere il messaggio delle festività rappresenta uno dei momenti più belli della tradizione natalizia. Poste italiane ogni anno ne smista migliaia con gli indirizzi più fantastici; alcuni, come via Glaciale 2525, via della Speranza in tutto il mondo, via delle Comete o via delle Renne, sono indicati nel libro. La società assicura una risposta personalizzata ai mittenti che, oltre a regali e giochi, non mancano mai di chiedere la pace nel mondo, la serenità e la salute per la propria famiglia, magari un fratellino.
Nel sito collegato al progetto c’è la possibilità di scegliere la carta personalizzata da colorare e spedire a Santa Claus.