Un periodo impegnativo quello che conclude gli anni Cinquanta. L’Amministrazione delle poste e delle telecomunicazioni partecipa all’esposizione “Sicilia ‘59”, nel cui ambito presenta il volume, curato da Luigi Piloni, “I francobolli dello Stato italiano”. Al tempo stesso, istituisce una divisione filatelica, “affidata -dicono le cronache ufficiali di allora- a funzionari capaci ed entusiasti”, mentre il Museo postale, nella sua sede provvisoria, ha “una modernissima sistemazione” con tanto di sezione dedicata al collezionismo.
Certo, sul tavolo vi sono anche i problemi, come la gestione del vecchio stock ministeriale; pensare che cedendo gli invenduti -lo prevedeva, all’articolo 3, la legge 2.521 dell’11 dicembre 1952- si sperava di costruire case per i dipendenti!
E poi figura la politica filatelica, caratterizzata da un nuovo compito “educativo”, che si sarebbe concretizzato con la “Giornata del francobollo”, firmata a livello nazionale dal dicastero a Poste e telecomunicazioni con il supporto dei circoli.
Il primo appuntamento è fissato per il 20 dicembre 1959, sottolineato da annulli speciali nonché da un concorso tra gli alunni delle scuole secondarie inferiori (medie, avviamento e tecniche) sul tema “Valore educativo delle collezioni di francobolli”. In più, debutta il francobollo promozionale, un 15 lire uscito nella stessa data.
“Oggi -si legge nel bollettino illustrativo, sottoscritto dal ministro Giuseppe Spataro- la filatelia non interessa solo una esigua minoranza, ma si presenta come un mezzo sussidiario della cultura. Gli Stati moderni perciò rivolgono particolare attenzione ai problemi della filatelia, sia con l’adozione di provvedimenti atti a raggiungere un elevato livello artistico nella produzione delle cartevalori postali, sia organizzando o patrocinando manifestazioni”.
L’emissione apre un percorso che dura ancora oggi, cadenzato annualmente da un esemplare celebrativo fino al 1973, diventati tre fra l’anno successivo e il 1983, quando l’iniziativa registra una battuta d’arresto. Ripresa nel 1986 con il nuovo nome di “Giornata della filatelia”, è sottolineata ogni dodici mesi attraverso una carta valore (due nel 1994, una cartolina nel 1998).
A esaminare le vignette, si notano le differenti impostazioni e le diverse fortune del progetto: dopo le prime immagini più o meno simboliche si passa dal 1969 al 1973 ai mezzi di trasporto; poi, tra il 1974 e il 1983, si dà spazio ai disegni dei bambini su argomenti magari interessanti, ma che non hanno nulla a che vedere con il collezionismo. Il rilancio è caratterizzato dal desiderio di ricordare grandi studiosi, artisti ed eventi del settore (dal 1986 al 1995), quindi si ricade sulle semplificazioni che associano i giovanissimi, la scuola e il mondo dei dentelli.