Con Malta il 20 novembre 2007 (francobolli da 60, 65 ed 85 centesimi), con la Germania il 13 novembre 2008 (60, anche autoadesivo da libretto, e 65) e con la Romania il 2010? Dovrebbe essere questo il progetto cui sta lavorando il Vaticano per la tradizionale serie natalizia.
Confermando, ancora una volta, la scelta di sviluppare le emissioni congiunte coinvolgendo partner diversi. Un’iniziativa per sottolineare qualche evento di ampia portata, rafforzare i rapporti con i “colleghi” ed entrare in mercati differenti.
La lista dei progetti condivisi negli ultimi anni, ormai, è piuttosto corposa, e va oltre le celebrazioni per le festività. Solo restando al Pontificato di Benedetto XVI, la minicollezione comprende ancora:
- con la Germania il 62 centesimi del 2 giugno 2005 per la “Giornata mondiale della gioventù”;
- con l’Italia lo 0,45 e il 2,80 euro del 9 giugno 2005 per i vent’anni dalla ratifica dell’aggiornamento al Concordato;
- con la Francia lo 0,62 e l’1,00 euro, più il foglietto contenente due tagli da 1,40, del 10 novembre 2005 per i grandi musei;
- con la Svizzera il 62 e l’80 cent del 22 novembre 2005 per la Guardia pontificia;
- con Singapore lo 0,85 e il 2,00 euro del 12 ottobre 2006 per i venticinque anni di relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e il Paese asiatico;
- con lo Smom il 2,50 euro del 13 novembre 2008 per la convenzione postale;
- con Gibilterra il minifoglio di quattro pezzature da 85 eurocent del 10 febbraio 2009 per i sette secoli di Nostra Signora d’Europa
- con Italia e San Marino il 60 cent del 21 ottobre scorso dedicato al progetto per Dante e la lingua italiana.
Pure il 2010 dovrebbe riservare, su questo fronte, più di un’iniziativa. Un’altra ipotesi -per ora auspicata soltanto da Israele- potrebbe essere il coordinamento nell’ambito della tradizionale serie “I viaggi di Benedetto XVI nel mondo” per ricordare la tappa mediorientale compiuta da Joseph Ratzinger nel 2009.
A scorrere la lista delle emissioni, altre voci si presterebbero ad un lavoro in tandem. Come il mezzo secolo trascorso dalla visita dei reali di Thailandia o addirittura l’omaggio al missionario e scienziato Matteo Ricci. Se quest’ultima fosse davvero concretizzata con la Cina Popolare, avrebbe un importante rilievo diplomatico.