Tre francobolli “muti” da 10, 30 e 100 millesimi, in cui la carta dell’isola è associata ad un vistoso “1960” e alla mera indicazione, in greco e turco, “Repubblica di Cipro”. Così, il 16 agosto 1960, Nicosia festeggiò filatelicamente la propria indipendenza.
Allo stesso tempo, altri quindici valori precedenti (tagli da 2, 3, 5, 10, 15, 20, 25, 30, 35, 40, 50, 100, 250 e 500 millesimi, 1,00 sterlina), con la regina Elisabetta e vedute locali, uscirono sovrastampati con la medesima indicazione, ma senza l’anno.
Mezzo secolo dopo, e con i rapporti tra le due etnie principali ancora non normalizzati nonostante gli spiragli degli ultimi tempi, il tema è ritornato oggi agli sportelli postali. Anche questa volta la scelta è simbolica: lo stemma ripreso identico nelle due cartevalori, da 68 ed 85 eurocentesimi.