Il passato e il presente (del futuro, con l’aria che tira, è meglio non parlarne) in due francobolli da 60 centesimi l’uno, collegati da una bandella. È l’omaggio che l’Italia dedica alla storica casa fondata il 24 giugno 1910 come Alfa, acronimo di Anonima lombarda fabbrica automobili, solo nel 1915, dopo l’ingresso di Nicola Romeo, diventata Alfa Romeo.
Probabilmente, però, più appetitoso sarà il minifoglio, che comprende quattro serie complete e, sui bordi, cinque volte il logo del centenario e altrettante quello di “Milanofil” dove l’emissione sarà tenuta a battesimo il 20 marzo. Sempre sulla cimosa, figura l’onnipresente codice a barre.
Inserita nell’ambito del percorso “Made in Italy”, l’emissione è prodotta in due milioni di coppiole ed altrettante appendici; i due soggetti scelti sono la prima autovettura realizzata, cioè la “24 Hp 1910” e la nuova “Giulietta”, che si ispira a quella degli anni Cinquanta e debutterà presto al salone di Ginevra. Nella vignetta, invece, campeggiano il logo del secolo e quello aziendale, con il “biscione”; sullo sfondo ritornano i due modelli.
Il bollettino illustrativo è firmato dall’amministratore delegato di Alfa Romeo automobiles spa, Sergio Cravero; l’annullo fdc sarà impiegato agli sportelli filatelici di Milano Isola (quindi al salone del francobollo) e Torino Centro (in quanto attualmente gruppo Fiat).
Come marca prestigiosa, l’Alfa Romeo è stata citata con una buona frequenza tra i francobolli del passato. Ad esempio, l’Italia l’ha valorizzata espressamente con due 450 lire, entrambi della serie “Costruzioni automobilistiche italiane”, usciti il 10 marzo 1984 (riproduce l’“Alfa 33”) e il 4 luglio 1986 (il furgone “Ar 8 turbo”) mentre il modello “6C 1500 Gran sport” figura nel 60 centesimi che il 14 maggio 2009 ha celebrato la “Mille miglia”.
Dal canto suo, San Marino ha ricordato, era il 23 gennaio 1962, l’“Alfa 1910” (così è definita sulla vignetta e nella documentazione); si tratta di un 150 lire inserito nell’ampia serie -ben quindici esemplari- per la “Storia dell’automobile”. Senza dimenticare la cartolina da 400 lire del 24 giugno 1985: per i settantacinque anni dell’azienda, sul monte Titano si scelse la stessa “24 Hp 1910” ora ripresa dal Bel Paese. E c’è di più: a fine 1966 -si legge nel libro “Quattro secoli di posta, francobolli & interi”- nell’antica Repubblica erano stati proposti tre valori (40, 90 e 190 lire) dedicati ad una nuova Alfa Romeo coupé, “ma la serie venne bloccata a livello di prove”.
Aggiornamento del 2 marzo 2010: l’intervento del bollettino illustrativo porterà la firma dell’Alfa Romeo marketing communication director Maurizio Spagnulo, e non dell’amministratore delegato di Alfa Romeo automobiles spa, Sergio Cravero.