Una pratica per annotarsi le cose successe e che quindi appartengono ormai al passato, per documentarle in vista del futuro o semplicemente per aiutare a riflettere ora, nel presente. Il diario, recentemente riscoperto, è tutto questo e pure di più. Anche se -scriveva Simone de Beauvoir- “le cose che vi si tacciono sono più importanti di quelle che vi si annotano”.
Saranno i diari i protagonisti, nella puntata di sabato 27 alle ore 21.30, di “Ulisse”, il programma di Rai 3 firmato da Piero e Alberto Angela dedicato alla scienza, alle antiche civiltà, ai luoghi e ai capolavori della storia dell’arte.
Si presenta -anticipano dalla redazione- come “un viaggio insolito e privato nell’universo delle memorie”, scritte dall’esploratore Magellano o dagli astronauti, fino alle note commoventi della giovane ebrea Anna Frank. “Non mancheranno i ricordi della gente comune che ha lasciato nei diari ricche testimonianze di vita vissuta”.
Tra il materiale impiegato per realizzare la trasmissione figura quello di Anatoli Nikolaievich Berezovoy; insieme a Valentin Lebedev, tra il 13 maggio e il 10 dicembre 1982 ha trascorso 211 giorni nello spazio a bordo della stazione orbitale “Salyut-7”, registrando, per l’epoca, un record.
“Sono 92 pagine di dialogo tra un uomo e la sua donna”, spiega Silvia Vaccari, che ha curato la pubblicazione “211 Giorni nello spazio - Anatoli N.Berezovoy - Il diario, la posta, la storia”. “Un dialogo in cui la routine della vita quotidiana si inserisce in un contesto eccezionale: cattura l’unicità dell’esperienza, la tristezza per la solitudine e la lontananza dalla famiglia, la pesantezza del lavoro quotidiano, la preoccupazione per i problemi di salute. Un intenso ed emozionante racconto che mostra il vero lato umano del vivere in orbita”.