C’è un blocco del francobollo con Mohandas Karamchand Gandhi, quello che nella versione originale è uscito a 25 paise il 2 ottobre 1976 e poi è stato rimpicciolito e proposto in vari tagli negli anni successivi, sulla copertina del libro “La nascita dell’India moderna - Gandhi, Bose, Nehru”.
Un tributo al personaggio, spiegano dalla Castelvecchi editore, che ha proposto sul mercato italiano il lavoro di Reba Som, alle spalle una laurea all’Università di Calcutta, diversi saggi e il riconoscimento “Jawaharlal Nehru fellowship”.
Il volume (286 pagine, 22,00 euro) legge l’immenso Paese di oggi interpretato attraverso l’influenza di tre figure chiave della storia moderna: Gandhi, appunto, ma anche il controverso nazionalista Subhas Chandra Bose (i filatelisti lo ricordano, fra l’altro, per le emissioni dell’Azad Hind, sostenute dalla Germania nazista) e Pandit Jawaharlal Nehru, caratterizzatosi per le idee liberali di giustizia, democrazia e secolarismo.
Quello che hanno lasciato è alla base di una nuova società e di una nuova politica in uno Stato libero e indipendente. Leader nella lotta anti-imperialista, non solo hanno elaborato strategie innovative per rovesciare lo status coloniale, ma hanno affrontato direttamente questioni vitali per il futuro: democrazia, federalismo, secolarismo, giustizia sociale, eguaglianza tra i sessi, modernità, identità nazionale, relazioni internazionali. Hanno risposto alla sfida di modernizzare e occidentalizzare lo Stato attraversando anche fasi di introspezione, auto-coscienza ed evoluzione personale. Al contempo, hanno stilato programmi, spesso affrontando un aperto dissenso, per illustrare le loro visioni di un’India moderna.
Da oggi al 17 maggio il Paese è ospite d’onore al “Salone internazionale del libro” di Torino. Sabato 15 alle ore 11.30, nell’ambito della manifestazione, si svolgerà la conferenza “Il mondo di Tagore Reba Som incontra Irma Piovano”.