A un mese e mezzo dal cambio tariffario, la Francia -cosa inconcepibile da questo lato delle Alpi- ha già fatto sapere ufficialmente che, con l’1 luglio, spedire una lettera costerà di più, passando da 56 a 58 centesimi. Sempre meno che in Italia, e senza soffermarsi sulla qualità del servizio. Intanto, da oggi sono in distribuzione generale, ancora con il vecchio nominale, le cinque cartevalori dedicate al secolo e mezzo della “Bourse aux timbres”, la borsa dei francobolli parigina, pure adesso rappresentata dagli incontri del giovedì, del sabato, della domenica e dei giorni festivi tra le ore 9 e le 18 a carré Marigny. Ognuno degli esemplari è dedicato ad un grande protagonista del collezionismo d’antan: Franklin Delano Roosevelt (1882-1945; fra i dentelli precedenti che lo richiamano come filatelista vi è il mezzo franco monegasco emesso il 9 maggio 1947 per la posta aerea, quello in cui compare con la mano sinistra a... sei dita), Lucien Berthelot (1903-1985; noto, fra l’altro, come inossidabile presidente della Fédération internationale de philatélie, realtà che ha diretto tra il 1955 e il 1971), Louis Yvert (1866-1950; il suo cognome richiama immediatamente i celeberrimi cataloghi), Arthur Maury (1844-1907; considerato il “padre della filatelia”, è ricordato soprattutto per le attività editoriali) e Alberto Bolaffi (1874-1944; viene proposto lo stesso ritratto che campeggia nel 750 lire italiano del 25 ottobre 1991).
Parigi saluta la borsa dei francobolli
17 Mag 2010 00:58 - FROM ABROAD
Intanto, ad un mese e mezzo di distanza, annuncia il rialzo delle tariffe, che passeranno da 56 a 58 centesimi