Se la Francia ha annunciato gli ultimi aumenti un mese e mezzo prima della loro entrata in vigore, gli Stati Uniti stanno facendo ancora meglio. Comunicando l’ipotesi -di certo non gradevole- con addirittura cinque mesi di anticipo. Perché, se la decisione -che compete alla Postal regulatory commission, la quale ha novanta giorni per pronunciarsi- venisse presa, sarà comunque operativa solo dal 2 gennaio 2011, quasi due anni dopo l’ultima revisione. Il progetto graverebbe sui prodotti e sui servizi che coprono il 90% del traffico, con aumenti medi compresi tra il 4 ed il 6%. Anche se non mancano voci più colpite, come i periodici (il rialzo è valutato dell’8%) e i pacchi ordinari (addirittura del 23%). Listino alla mano, la cartolina dovrebbe passare dagli attuali 28 a 30 centesimi, la lettera di prima classe per l’interno da 44 a 46. Contemporaneamente sono stati progettati due incentivi per fronteggiare il calo dei volumi. Uno, chiamato “Reply rides free”, rappresenta una specie di risposta pagata in favore del destinatario, ma che permette al mittente di spedire, a parità di costo, un plico più pesante. L’altro, il “Saturation mail - high density incentive program”, riconosce sconti a chi effettua almeno sei invii in quantità all’anno, sia di posta standard o di categoria no profit. L’aumento permetterà di incassare 2,3 miliardi di dollari nel 2011 che, a regime, cioè nel 2012, arriveranno a 3. Anche così, l’anno prossimo il bilancio si chiuderà con un deficit di 7 miliardi; per pareggiarlo sarebbe stato necessario aumentare l’intero tariffario del 20%. Il passo si inserisce in un contesto più ampio, che prevede altre mosse, come il ripensamento della frequenza nelle consegne, un più accessibile catalogo di offerte, la revisione dei trattamenti nei confronti del personale. Già previsti quattro francobolli a validità permanente in grado di agevolare l’utenza; usciranno in ottobre.
Aumenti postali: Usa trasparenti
12 Lug 2010 01:54 - FROM ABROAD
L’ipotesi, ora presentata alla Postal regulatory commission, se confermata dovrebbe diventare operativa dal 2 gennaio. Previste altre iniziative per affrontare il deficit