Si chiama postazone il nuovo nato in casa di Poste italiane. Per ora è nella versione contact, ideata per raggiungere destinatari numerosi a basso costo unitario; permette di inviare plichi fino a due chili di peso contenenti anche oggetti promozionali, campioni gratuiti di prodotto, supporti multimediali e generi alimentari con scadenza superiore ai due mesi. Ma già si sa che da gennaio la “famiglia” diventerà più grande, aggiungendo le versioni smart (per comunicazioni mirate), premium cassetta personale (potendo escludere i civici caratterizzati da contenitori condominiali) e premium recapito programmato (per ottimizzare la campagna, la distribuzione si concentra su due giorni feriali consecutivi a scelta). La gamma -precisano dalla società- si rivolge alle aziende “che intendono raggiungere potenziali clienti all’interno di specifiche zone geografiche con messaggi di contenuto commerciale, pubblicitario, promozionale o informativo”. Attraverso tale strumento, è possibile scegliere il cap su cui si vuole agire o addirittura parte di esso, arrivando a selezionare il singolo numero civico se si impiegano le categorie smart e premium. In più si aggiunge il trasporto extra macro bacino (Emb), un nome complesso per indicare la possibilità di affidare presso un unico punto della rete plichi da inoltrare in tutto il Paese. L’impronta di affrancatura, personalizzabile, è simile a quella impiegata per il posta target. “Rispetto a quest’ultimo -spiega Marco Occhipinti, che sta studiando il settore anche dal punto di vista collezionistico- vi sono due differenze fondamentali. Il posta target è mailing indirizzato, il postazone no. Mentre un oggetto che viaggia con il primo strumento viene recapitato ad un preciso nome e cognome, con l’altro sistema è ricevuto da un destinatario che si trova all’interno dell’area scelta dal mittente. L’ulteriore differenza è che con il target non è possibile selezionare la destinazione in quanto tale: contempla l’invio di riviste, cartoline, cataloghi, la celerità, ma in nessun caso è prevista la consegna a tappeto per un cap, una porzione di esso o una zona del portalettere. Il postazone rappresenta l’evoluzione di supporti precedenti, come il promoposta, oggi accantonati. E va di pari passo con quanto si sta realizzando all’estero: basti pensare al «door to door» della britannica Royal mail (lanciato il 21 giugno di quest’anno) o alla personalizzazione per zona geografica fattibile con il «direct mail» della statunitense Usps, disponibile sin dal novembre 2006”.
Postazone, e la pubblicità può scegliere
12 Ago 2010 18:11 - NEWS FROM ITALY
Operativo il primo supporto di una gamma destinata agli invii non indirizzati che si completerà in gennaio