C’è stata principalmente la Sicilia alle spalle dello scrittore Leonardo Sciascia. E c’è la Sicilia alle spalle del suo busto presente nel francobollo che l’Italia gli dedicherà il 23 ottobre. Busto associato a dei libri e tagliato in modo tale da evitare l’eventuale presenza dell’onnipresente sigaretta.
Un francobollo... strano, in quanto privo di un anniversario tondo. Il commemorato nacque infatti l’8 gennaio 1921 a Racalmuto (Agrigento) e morì il 20 novembre 1989 a Palermo. Ma così ha voluto, un anno fa, l’allora ministro Claudio Scajola, nel momento in cui ha convalidato anche questa emissione.
Dal costo di 60 centesimi, gode della solita tiratura pari a quattro milioni di pezzi ed avrà il bollettino illustrativo realizzato grazie ad una persona dal doppio incarico: da una parte è sindaco del paese natale, dall’altro presiede la Fondazione “Leonardo Sciascia”. Si chiama Salvatore Petrotto.
A dipanare il... mistero contribuisce l’associazione “Amici di Leonardo Sciascia”. “La proposta della Fondazione (2009) -viene spiegato- rientrava nel programma di iniziative per il ventennale della morte dello scrittore ed era sostenuta a Roma dal ministro Angelino Alfano, dal deputato Giuseppe Marinello e dal consigliere comunale di Racalmuto Carmelo Collura”. “Lascia -proseguono dal sodalizio- qualche perplessità la scelta della data... Forse il francobollo poteva essere emesso il 20 novembre... Comunque, come estimatori di Leonardo Sciascia, ci riteniamo soddisfatti. Ci siamo battuti perché le Poste italiane celebrassero con un francobollo commemorativo lo scrittore più significativo del secondo Novecento italiano ed europeo”. Autore, fra l’altro, di titoli notissimi come “Il giorno della civetta”, “A ciascuno il suo”, “Todo modo”, “La scomparsa di Majorana”, “L’affaire Moro”.
L’annullo del primo giorno sarà in uso proprio a Racalmuto.