Dopo l’800 lire o 41 centesimi del 5 febbraio 2000 per il torneo delle “Sei nazioni”, l’Italia torna a celebrare il rugby in modo diretto. L’omaggio a Mario Mazzuca, infatti, propone il ritratto e la scena di una partita con la palla ovale.
Perché il protagonista, in seguito ad una intensa attività giovanile che lo ha visto praticare diverse discipline fra cui il canottaggio, è stato giocatore di rugby di livello nazionale col Guf Napoli fin dal 1928, quindi nel momento in cui la specialità si stava diffondendo in Italia. Specialità cui ha dedicato oltre cinquanta anni di impegno, prima come atleta ed arbitro, poi come dirigente nazionale ed internazionale.
Nel capoluogo campano ha vissuto esercitando l’avvocatura nello studio del padre Giacinto, contemporaneamente impegnandosi a livello volontario nel settore sportivo. Nel 1953 venne chiamato nella capitale dal Coni, di cui era già vice delegato, ove fu assunto e sviluppò la sua carriera di dirigente con la responsabilità, fino al 1975, del servizio organizzazione periferica. Ha presieduto numerosi congressi ed assemblee di varie Federazioni sportive ed ha inaugurato, in rappresentanza del Comitato, centinaia di impianti sportivi. Dal 1966 ha fatto parte, in rappresentanza dell’Italia, della Fédération internationale de rugby amateurs, ed è stato fondatore e primo presidente del Club Italia amatori rugby. Grand’ufficiale della Repubblica, ha ricevuto onorificenze da molti altri Paesi; nel 1980 il Coni gli ha attribuito il suo massimo riconoscimento: la Stella d’oro al merito sportivo.
“Essere cresciuto con un nonno come Mario Mazzuca -commenta a «Vaccari news» il nipote, cioè il giornalista Gian Piero Ventura Mazzuca- di certo mi ha arricchito in tutto ciò che riguarda i valori di vita, a volte mutuati dallo sport ed in special modo dal rugby, ovvero passione, sacrificio, spirito di squadra, coraggio, determinazione. Rispetto. Ma mi ha anche trasmesso un’altra passione, quella per la filatelia... e quindi commemorarlo quest’anno, con un francobollo emesso in suo onore a cento anni dalla nascita, ma anche a dieci dall’entrata della Nazionale italiana nel torneo delle «Sei nazioni» ed a cinquanta dalle indimenticabili Olimpiadi di Roma, che ha entrambe fortemente voluto e le seconde contribuito ad organizzare... mi sembra davvero un sogno”. Sogno che “si concretizzerà il 30 ottobre su di un piccolo, ma fantastico, pezzetto di carta dentellato. Peccato solo non possa essere... ovale!”.
La carta valore sarà in vendita, in quattro milioni di esemplari, a 60 centesimi; l’annullo fdc è atteso al Roma Eur, in quanto il debutto avverrà nel contesto di “Romafil”. A quattro mani il bollettino illustrativo: per una parte ha collaborato il vicepresidente del Comitato olimpico internazionale e presidente della commissione politiche dell’Unione Europea alla Camera dei deputati Mario Pescante, dall’altra lo stesso nipote del commemorato, in rappresentanza dell’associazione “Mario Mazzuca”.
Oggi, intanto, lo spazio filatelia di Napoli ha ospitato la cerimonia del centenario, con una sorpresa. L’assessore cittadino allo sport, Alfredo Ponticelli, che si occupa anche di toponomastica, ha annunciato il progetto di intitolare al festeggiato una strada o un impianto sportivo. Si aggiungerà, quindi, al largo che gli è stato dedicato a Roma tre anni fa.