Centocinquant’anni di presenza sul mercato meritano un francobollo da 60 centesimi, inserito nella serie “Made in Italy”. Anche se ormai l’azienda, con sede a Monza e negozio in foro Buonaparte a Milano, è proiettata verso il mercato internazionale, soprattutto quello statunitense.
È la Frette, fornitrice in particolare di biancheria che “ha impreziosito hotel di lusso e le residenze pubbliche e private più prestigiose in Italia e all’estero, così come case reali, ambasciate e residenze governative”.
L’omaggio dentellato è una delle voci integrate nel programma strada facendo; avrà il battesimo durante “Romafil”, esattamente venerdì 29 ottobre. Ecco perché l’annullo fdc fa riferimento all’ufficio postale di Roma Eur e non, come sarebbe stato più logico, a quello in una delle due città lombarde.
Tirato in quattro milioni di pezzi, l’esemplare riproduce un particolare del tessuto prodotto dalla ditta con la tecnica introdotta nell’Ottocento e chiamata “jacquard”. In evidenza figura la lettera “F”, a richiamare il logo della società.
La compilazione del bollettino illustrativo è stata affidata all’amministratore delegato, Jeff Hansen.
A proposito di esportazioni, oggi il ministro allo Sviluppo economico, Paolo Romani, ha firmato il decreto con cui sono state riassegnate le risorse ancora disponibili per il sostegno della domanda finalizzata ad obiettivi di efficienza energetica, eco compatibilità e miglioramento della sicurezza sul lavoro. La rimodulazione è stata effettuata sulla base delle prenotazioni dei contributi, per i dieci settori incentivati, registrate da Poste italiane, la società che gestisce le procedure amministrative, il call center e il sistema informatico dell’operazione. Le risorse avanzate, pari a 110 milioni, confluiranno in un fondo unico cui dal 3 novembre potranno attingere tutti gli ambiti, indipendentemente dai risultati precedenti.