Ha anche un nome preciso, adesso, l’iniziativa varata nel marzo scorso dalla Federazione fra le società filateliche italiane contro il materiale “taroccato” che inquina il mercato. È l’Osservatorio falsi filatelici, abbreviato Off: un acronimo -viene sottolineato- già di per sé significativo. I suoi membri sono collezionisti; “stanno controllando -spiegano dalla Fsfi- le vendite filateliche in rete”, sia dei grandi siti sia di quelli individuali. “Se sono presenti solo alcuni lotti di materiale falso, il venditore viene informato sulle leggi vigenti, mentre se i lotti sono numerosi parte la segnalazione” al Nucleo carabinieri tutela patrimonio culturale, cui competono gli adempimenti del caso, consistenti nel sequestro del materiale e nella denuncia del responsabile all’Autorità giudiziaria. Intanto, si fanno i bilanci delle attività realizzate in questi mesi. Delle undici persone segnalate all’Arma, quattro hanno cessato l’attività (almeno con lo stesso soprannome), mentre le altre “hanno quasi del tutto ripulito le loro vendite di materiale falso, spesso presentato come tappabuchi, ristampa, riproduzione, reprint o altri termini simili”. Questo fa presumere che l’attività di indagine “abbia conseguito risultati di rilievo, di cui siamo in attesa di conoscere i dettagli”. “L’obiettivo è far sparire dalle vendite, sia cartacee sia in rete, tutto il materiale falso che circola in grande quantità: questo è diventato possibile dopo che la legge «Giovanardi» ha fatto diventare reato”, punibile con la reclusione e forti ammende, la contraffazione o l’alterazione, l’acquisto, la detenzione e la messa in circolazione di francobolli in corso o meno, emessi sia dall’Italia che da Paesi esteri.
Con Off per “spegnere” il mercato dei falsi
17 Dic 2010 19:02 - NEWS FROM ITALY
Formalizzata sotto il nome di Osservatorio falsi filatelici l’iniziativa federale avviata nel marzo scorso. Undici, finora, le persone segnalate