Mentre -lo dice un sondaggio della “Bild”- il 49% dei tedeschi rimpiange il marco, domani un altro Paese raggiungerà i sedici che già hanno adottato l’euro. È l’Estonia, terzo Stato (dopo Slovenia e Slovacchia) fra quelli un tempo situati oltre la “Cortina di ferro” ad abbandonare la divisa nazionale, peraltro dal corso breve: la corona venne introdotta a metà del 1992, sostituendosi al vecchio rublo di origine sovietica dopo lo strappo da Mosca registrato nei mesi precedenti.
Il giro di boa verrà sottolineato da Tallinn con una carta valore commemorativa, che debutterà l’1 gennaio; sarà la prima ad uscire con il solo importo continentale, 1,00 euro tondo, dopo un lungo periodo vissuto su due binari.
Già l’omaggio al Consiglio d’Europa nel mezzo secolo di attività, il 24 marzo 1999, vide indicata la doppia valuta. Ma fu solo a partire dall’emissione del 4 gennaio 2006, quella dedicata al cinquantesimo dei francobolli “Europa”, che le cartevalori locali hanno mostrato sistematicamente i due importi.
La corona -dicono alla Banca centrale europea- cesserà di avere corso legale già dal 15 gennaio; comunque, i francobolli espressi nella precedente moneta resteranno impiegabili sino al 31 dicembre 2013, mentre quelli con la doppia lo saranno indefinitamente.