Neanche il presidente della Provincia di Bolzano Luis Durnwalder, che pure aveva chiesto a Roma di poter provvedere in proprio alla consegna della posta, aveva impiegato parole così dure.
Dopo i disservizi delle ultime settimane e gli incontri che anche i sindacati hanno giudicato insoddisfacenti, le parole espresse del presidente della Regione Valle d’Aosta, Augusto Rollandin, colpiscono per la loro forza. “Rapportarsi con Poste italiane -scrive l’Ansa che ha raccolto alcune sue dichiarazioni espresse ieri durante la conferenza stampa della Giunta- è impossibile; lo vediamo anche a livello parlamentare dove ogni giorno il ministro deve rispondere a qualche interrogazione sulle disfunzioni dei servizi postali ma la sua risposta è sempre la medesima, una fotocopia di quella data precedentemente. La privatizzazione impedisce di costruire un rapporto basato su politiche che tengano conto delle esigenze sociali quali quelle di piccole realtà di montagna come la nostra”.
“Cambiano gli interlocutori, cambiano i direttori della sede regionale, ma il risultato è sempre lo stesso: Poste italiane guarda alla redditività dei servizi ed in montagna i costi non vengono coperti dai ricavi, ma rimane la questione sociale”.
Pure da altre parti crescono le prese di posizione istituzionali. Come in Toscana, dove il Comune di Scarlino sta guidando l’iniziativa che coinvolge ulteriori centri del Grossetano.