Le tariffe Usa cambieranno. L’aggiornamento verrà introdotto soltanto il 17 aprile, ma già aziende e consumatori lo sanno. Un anticipo rispettoso del lavoro di tutti, che in Italia resta un miraggio. Da noi anche l’ultimo rialzo è stato pubblicato nella “Gazzetta ufficiale” del 29 dicembre, disponibile solo nella serata, per entrare in vigore il giorno dopo. La revisione decisa a Washington, però, non riguarda la prima classe per l’interno di peso fino ad un’oncia, confermata a 44 centesimi. Prendendo probabilmente in contropiede Usps, che auspicando il ritocco anche per la voce più impiegata aveva annunciato numerosi nuovi francobolli a taglio “Forever”, validi cioè indipendentemente dal prezzario in corso. Non a caso, l’operatore aveva chiesto sin dal luglio scorso l’aumento (la prima classe sarebbe dovuta passare a 0,46 dollari), poi respinto dalla commissione che se ne occupa; per questo ha presentato ricorso in novembre. “L’urgenza delle sfide finanziarie che la Posta deve attualmente affrontare -sottolineano da Washington- rende necessario tale cambiamento anche se si è in attesa di una decisione dalla Corte federale”. Il nuovo listino, che coinvolge ad esempio cartolina, prima classe di porto superiore a quello base, giornali e rapporti con l’estero, dovrebbero fruttare al bilancio 340 milioni di dollari considerando l’anno fiscale che termina il 30 settembre, 720 nell’arco dei dodici mesi. Sulla proposta -rivelata quasi un anno fa- di ridurre il servizio a cinque giorni, Usps sta aspettando la decisione del Congresso.
Usa, il tariffario cambia. Il 17… aprile
31 Gen 2011 00:57 - FROM ABROAD
L’aggiornamento annunciato con mesi di anticipo. Il porto base della prima classe non verrà toccato. Ferma al Congresso la richiesta di ridurre a cinque giorni il servizio