Dopodomani un annullo commemorerà Giorgio Boris Giuliano, ucciso a Palermo da Cosa nostra il 21 luglio 1979. L’iniziativa è della Questura di Enna, che dà appuntamento nel municipio (atrio Fundrò 1) del centro dove -era il 22 ottobre 1930- il poliziotto nacque: Piazza Armerina.
Le spiccate doti investigative -spiegano dal ministero all’Interno- gli permisero “di condurre una serie significativa di inchieste volte a disarticolare la criminalità organizzata di stampo mafioso”. In particolare, sperimentò un nuovo metodo, basato sulle indagini bancarie allo scopo di tracciare i capitali illeciti ed i relativi traffici. Nel 1980 gli venne conferita, alla memoria, la medaglia d’oro al valor civile.
L’impronta, in uso dalle ore 17.10 alle 19.50, si fa notare dal punto di vista marcofilo per una diversa impostazione grafica che -con l’Italia turrita- le conferisce un taglio istituzionale (anche se di fatto riduce lo spazio disponibile). È una scelta di Poste italiane, già introdotta in perlomeno due casi recenti, annotati dal collezionista Massimo Mancini: a Pozzallo (Ragusa) il 12 giugno per il centonovantesimo anniversario di autonomia del Comune e il 20 a Roma per sottolineare la “Festa dell’Arma delle trasmissioni”.