Benedetto XV e il discusso maresciallo Józef Piłsudski, considerato -spiegano dall’Ufficio filatelico e numismatico vaticano- il maggiore artefice della riconquistata indipendenza nazionale dopo la Prima guerra mondiale. Ovvero, i due personaggi con i quali, cento anni fa, vennero ripristinate le relazioni diplomatiche tra Santa Sede e Polonia. Riprendendo un rapporto avviato nel 1555, quando arrivò a Varsavia il rappresentante pontificio residente con il rango di nunzio. All’inizio del 1600 fu siglato un Concordato, ma nel 1795 il Paese slavo, in seguito a tre grandi spartizioni territoriali, cessò di esistere fino al 1918, momento in cui tornò libero e capace di ristabilire i contatti.
Non a caso, il 29 marzo arriverà la congiunta, tagli da 1,15 euro e 5,00 zloty. I due francobolli mostrano la stessa immagine, dovuta a Stefano Morri. Propone i citati interlocutori e richiami ai rispettivi territori. Quanto al dentello disponibile in piazza San Pietro, avrà un massimo di ottantamila pezzi in fogli da dodici. L’Ufn venderà pure quello della controparte nuovo, a 1,50 euro.