Una presenza discreta, che da decenni caratterizza gli invii trattati da Poste italiane (chi si ricorda, ad esempio, quelle giallo-fluorescente, capaci di indicare il solo codice di avviamento postale?). Sono le barrette presenti attorno all’indirizzo, segno della lavorazione a macchina. Attualmente se ne vedono di tre tipi ed ognuna ha, per così dire, una sua… evoluzione. Fra esse, le più vecchie risultano le sequenze in nero. Descrivono -spiegano gli esperti- la destinazione e tuttora risultano utili per reindirizzare l’invio in caso che il servizio “Seguimi” (richiesto dal ricevente per cambiare il luogo di recapito) sia attivo. Poi vi sono le rosa: oltre a trasformare in linguaggio macchina l’indirizzo cui il plico deve essere consegnato, indicano la macchina che l’ha applicato e quando l’oggetto è stato smistato. Infine, ecco le blu. Sono presenti sul formato “P” (ovvero, piccolo, contenuto nel bustometro) ed offrono ulteriori elementi: con esse è possibile la tracciatura della spedizione fino al civico.
Ci sono barrette e barrette
21 Ago 2019 16:53 - NEWS FROM ITALY
Nere, rosa o blu? Sono quelle che si trovano adesso sul corriere trattato da Poste italiane; hanno caratteristiche parzialmente diverse