Musica in posta, ma non si tratta necessariamente di un concerto. Occorre andare indietro nei secoli, quando il postiglione faceva la spola tra una stazione e l’altra ed impiegava il corno per avvertire del suo arrivo, così da far preparare il dispaccio o i cavalli freschi. Oppure per farsi strada durante il percorso. Oppure ancora, per intrattenere i viaggiatori.
Lo strumento, per tanto tempo simbolo dello stesso servizio postale (basta ricordare i francobolli che lo raffigurano), ha originato persino una mostra, organizzata a Prato dall’Istituto di studi storici postali e realizzata dal musicologo Roberto Becheri. Era il 1989. Di quella particolare iniziativa rimangono il catalogo (“Il corno di posta - Da mezzo di segnalazione a strumento sinfonico”) e la musicassetta che raccoglie dei saggi sull’argomento.
Visto l’incedere della tecnologia, l’Issp ha deciso di trasmigrare i brani su un cd, di certo oggi come oggi più alla portata di tutti. Immutato il prezzo, comprendente il volumetto (56 pagine con immagini a colori o in bianco e nero) ed il supporto digitale: 15,00 euro.