Dopo Leonardo da Vinci (titolo passato da uno a quattro francobolli), alla lista delle emissioni 2019 si aggiunge un’altra voce, anch’essa formalizzata in via irrituale. Ovvero, non comunicata dal dicastero allo Sviluppo economico ai media ma -questa volta- dal proponente, il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, che ha citato una comunicazione di conferma del viceministro Dario Galli. È accaduto oggi a Firenze in conferenza stampa.
La celebrazione riguarda il figlio del condottiero Giovanni delle Bande Nere, divenuto il primo granduca di Toscana: è Cosimo I de’ Medici, in vita tra il 12 giugno 1519 (quindi l’omaggio postale dovrebbe giungere nel mezzo millenario) ed il 21 aprile 1574.
“Un vero e proprio francobollo -ha detto Eugenio Giani- di cui il ministero adesso sta studiando i tratti iconografici”. L’immagine potrà essere il volto “che abbiamo qui nel nostro percorso museale in Consiglio oppure un simbolo, quello che lui privilegiava, «festina lente», la tartaruga come segno della prudenza con la vela a simbolo del guardare sempre avanti”. “Siamo contenti… potrà essere il punto di riferimento”. “È un riconoscimento importante che il Governo ha voluto concedere al primo fondatore dello Stato moderno di Toscana, che il 27 agosto 1569, con bolla papale, suggellava il Granducato”.
Il personaggio già è comparso tra le cartevalori. Il precedente data 2 luglio 1980: uno dei due 170 lire dedicati alla mostra “Firenze e la Toscana dei Medici nell’Europa del Cinquecento” riprende il tondo dipinto da Giorgio Vasari “Cosimo I fra i suoi artisti”. L’opera si trova nella sala di palazzo Vecchio che porta il suo nome.