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editor Fabio Bonacina

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Fino al 7 luglio, palazzo Ducale gli dedica una mostra. L’opera chiave scelta per caratterizzare l’appuntamento evoca apparentemente il francobollo sammarinese del 1979

A Genova, fino al 7 luglio. È la mostra “Giorgio De Chirico - Il volto della Metafisica”, accolta a palazzo Ducale. Mostra che per farsi riconoscere ha scelto il dipinto “Muse inquietanti”, noto ai filatelisti per via del 40 lire di San Marino del 6 dicembre 1979, che ne riprende una versione parzialmente diversa. Primo taglio di una serie da tre, intendeva ricordare il pittore a dodici mesi trascorsi dalla morte.

Il percorso presenta un centinaio di opere; desidera proporre -spiegano dalla sede- una revisione critica della complessa attività dell’artista, ad un secolo dalla sua decisione (1919) di prendere una direzione diversa dalla pittura metafisica (1910-1918), in favore di stili e tecniche ispirati al Classicismo e ai grandi artefici del passato. “Evidenzia non un distacco, ma un’evoluzione sempre più sofisticata”, perché l’intero corpus “-nonostante le variazioni di stile, tecnica, soggetto, composizione e tonalità di colore- è da considerarsi metafisico”, annota la curatrice, Victoria Noel-Johnson. Influenzate dalla filosofia del tardo Ottocento, le opere esplorano il capovolgimento del tempo e dello spazio, con prospettive ed ombre illogiche, giustapposizioni senza senso di oggetti comuni in ambienti inaspettati: scelte che vogliono far spaesare l’osservatore. “È un mondo enigmatico che trasforma la nostra quotidianità e la banalità delle cose in rivelazione”. Scrivendo a Guillaume Apollinaire nel 1916, egli racconta come l’antico greco Eraclito “ci insegna che il tempo non esiste e sulla grande curva dell’eternità il passato è uguale all’avvenire”. L’obiettivo dell’allestimento “è portare avanti tale concetto, avvalendosi di una struttura divisa per temi”. Quindi, ecco affrontati il viaggio e il ritorno, gli esterni e gli interni metafisici, le figure, la natura metafisica, l’incontro con la tradizione.

Lo stesso maestro è protagonista di un’altra esposizione, aperta fino al 30 giugno alla Fondazione Magnani Rocca, quindi a Mamiano di Traversetolo (Parma); s’intitola “De Chirico e Savinio - Una mitologia moderna”.

Aggiornamento dell’1 luglio 2019: la mostra genovese si protrarrà sino all’1 settembre.

Versioni parzialmente differenti: Giorgio De Chirico, l’olio su tela “Le muse inquietanti”, risalente alla fine degli anni Cinquanta (collezione Roberto Casamonti, Firenze; si ringrazia Tornabuoni arte), e il francobollo di San Marino del 6 dicembre 1979
Versioni parzialmente differenti: Giorgio De Chirico, l’olio su tela “Le muse inquietanti”, risalente alla fine degli anni Cinquanta (collezione Roberto Casamonti, Firenze; si ringrazia Tornabuoni arte), e il francobollo di San Marino del 6 dicembre 1979



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