Giocando sul nome di un vecchio e fortunato programma televisivo, Cassa depositi e prestiti ha lanciato il progetto “Risparmio senza frontiere”, definendolo “un ponte verso il risparmio e lo sviluppo nel Mediterraneo”.
Introdotto nell’ambito dell’attività di supporto alla cooperazione internazionale di Cdp, sarà attivo dal prossimo 30 aprile in Tunisia attraverso Caisse des dépôts et consignations e i due operatori di riferimento, ovvero Poste italiane e La poste tunisienne.
L’obiettivo è estenderlo ad altri Paesi del continente, e già si parla del Marocco: potenziali interlocutrici sono quelle realtà dove risultano presenti istituzioni analoghe per statuto e missione e, grazie a loro, il risparmio postale è tradizionalmente molto diffuso.
In soldoni, l’iniziativa intende garantire una nuova via al trasferimento del denaro, ritenuta più sicura (esso viene movimentato tra libretti) e conveniente (per le tariffe). Vuole incentivare ed accrescere il risparmio dei tunisini che risiedono in Italia, sostenendo una raccolta orientata a finalità di cooperazione, sviluppo e crescita che possa finanziare progetti di pubblica utilità, infrastrutture, imprese e pubbliche amministrazioni nel Paese di origine.
Secondo i dati della Banca mondiale, le rimesse dall’Europa all’Africa nel 2017 sono state di oltre 26 miliardi di dollari (300 milioni dai tunisini), 3,7 dei quali dall’Italia. Nello Stivale è molto diffuso, anche tra i cittadini africani (40mila i tunisini), l’utilizzo di libretti e buoni postali (oltre 500 milioni di euro) quali forme di risparmio semplici e sicure: godono della garanzia dello Stato, il capitale è disponibile sempre e non prevedono, al netto degli oneri fiscali, costi di gestione.