daily news magazine
editor Fabio Bonacina

27241 news from 8/3/2003

È quanto vuole dimostrare l’allestimento di Roma, in essere fino al 19 agosto. Tra i reperti esposti, un curioso libro di lettere e l’olio su tela impiegato per il francobollo italiano del 1968

Una pagina del libro con le lettere di Stefano Conti (Biblioteca statale di Lucca)
Una pagina del libro con le lettere di Stefano Conti (Biblioteca statale di Lucca)

La mostra “Canaletto 1697-1768”, in corso a Roma presso palazzo Braschi? Permette di riscoprire il pittore Giovanni Antonio Canal ed alcuni reperti postali che caratterizzano il percorso.

Particolarmente curioso è il volume prestato dalla Biblioteca statale di Lucca, che richiama il collezionismo d’antan. Contiene -recita la didascalia- “varie lettere, e ricevute originali di molti celebri pittori che anno fatto diversi quadri in tela commesseli da me Stefano Conti nobile lucchese figlio del quondam Giovanni per la mia galleria”.

C’è anche una... sorpresa dentellata. È il lavoro al quale attinse l’Italia per ricordare l’artista nel bicentenario della morte; esito, il francobollo da 50 lire datato 30 settembre 1968. Si tratta dell’olio su tela realizzato attorno al 1740 “Piazza San Marco e piazzetta, verso Sud, Venezia”, di norma conservato alle Gallerie nazionali d’arte antica, per la precisione a palazzo Barberini.

Curata da Bożena Anna Kowalczyk, la retrospettiva intende celebrare i due secoli e mezzo trascorsi dalla scomparsa (il giro di boa sarà ricordato pure in Vaticano con cartevalori specifiche), presentando -sottolineano i promotori- il più grande nucleo di opere di sua mano mai esposto in Italia: quarantadue dipinti e nove disegni, cui si aggiungono sedici libri e documenti d’archivio. Saranno disponibili nella sede di piazza Navona fino al 19 agosto.

È uno dei più noti artisti del Settecento europeo, viene ricordato. Ha rivoluzionato il genere della veduta -ritenuto fino allora secondario- mettendolo alla pari con la pittura di storia e di figura, anzi, innalzandolo ad emblema degli ideali scientifici ed artistici dell’Illuminismo. Portando tale abilità da Venezia alla Città Eterna per poi allargarsi attraverso le commissioni degli ambasciatori stranieri e dei primi turisti, impegnati tra feste e grand tour. Con detto pubblico, le luminose vedute, così ricche di dettagli architettonici e di vita quotidiana, rappresentano i più incantevoli ricordi di viaggio.

La scelta è intesa anche ad illustrare la genesi delle creazioni, la bravura nel catturare la realtà e di trasformarla con la fantasia, facendo dissolvere così l’immagine stereotipata del “fotografo”.

L’olio su tela “Piazza San Marco e piazzetta, verso Sud, Venezia” (Gallerie nazionali d’arte antica di Roma, palazzo Barberini) ed il francobollo italiano del 1968 che lo riprende
L’olio su tela “Piazza San Marco e piazzetta, verso Sud, Venezia” (Gallerie nazionali d’arte antica di Roma, palazzo Barberini) ed il francobollo italiano del 1968 che lo riprende



Copyright © 2024 - 2003 Vaccari srl
tutti i diritti riservati
realizzato a partire dal mese di marzo 2003
registrazione Tribunale di Modena n.1854 del 4 dicembre 2007
direttore responsabile Fabio Bonacina
responsabile editoriale Valeria Vaccari
redazione e ufficio stampa Claudia Zanetti
Vaccari srl - Via M. Buonarroti, 46
41058 Vignola (MO) - Italy
Tel (+39) 059.77.12.51 - (+39) 059.76.41.06
Fax (+39) 059.760157
Cap.Soc. euro 100.000 i.v.
Registro delle Imprese di Modena n. 01917080366
P.IVA IT-01917080366
Il programma per la gestione di Vaccari news è stato appositamente creato e reso funzionante da fabioferrero.it.
Tutto il contenuto di questo sito, incluse le pagine html e le immagini, è protetto da copyright. In caso di pubblicazione e/o riferimenti si prega di citare sempre la fonte e di avvisare la redazione: info@vaccari.it
Vaccari srl non si ritiene responsabile di eventuali errori di collegamento nei link proposti, che vengono verificati solo all'atto dell'inserimento. Sarà gradita la comunicazione di eventuali cambiamenti per poter aggiornare i dati.