Un’altra occasione, offerta ancora dagli Uffizi, per ammirare un dipinto che i filatelisti conoscono per le sue trasposizioni postali. È l’“Adorazione dei magi” di Gentile da Fabriano; dopo essere stato esposto all’allestimento “Islam e Firenze. Arte e collezionismo dai Medici al Novecento”, ospitato al Museo nazionale del bargello, è tornato in sede.
Figura nelle sale 5-6, sua collocazione tradizionale, accanto all’omonimo lavoro dovuto a Lorenzo Monaco, di poco precedente. Ora è possibile apprezzare le differenze tra le due situazioni, che riflettono -spiegano gli specialisti- visioni opposte della pittura tardogotica. Da una parte lo sfarzoso capolavoro dell’artista marchigiano, espressione dell’incipiente Umanesimo e del gusto imperante presso le corti dell’Italia settentrionale, con gemme, ori e tutte le meraviglie esotiche del corteo regale. Dall’altra campeggia l’interpretazione di un maturo Lorenzo Monaco, quasi una fiaba raccontata con colori accesi, forme stilizzate, figure che sembrano librarsi nell’aria.
Una scena -la prima- fastosa e opulenta, commissionata dal banchiere Palla Strozzi, all’epoca l’uomo più ricco di Firenze, e portata a termine nel 1423 per la chiesa di santa Trinita. Il lusso elegante, l’atmosfera cortese di Gentile si confrontano con il mondo irreale e la trascendente spiritualità di Lorenzo.
Il nuovo allestimento -annota il direttore delle Gallerie, Eike Schmidt- “migliora la comprensione e il raccoglimento davanti ai singoli dipinti e offre una lettura più chiara”. Esso “riprende per gran parte la sistemazione classica, messa in opera negli anni Cinquanta del Novecento dall’allora direttore e grande storico dell’arte Roberto Salvini”.
Quanto ai francobolli, si cominciò con il 150 lire di posta aerea emesso il 12 dicembre 1970. Con il taglio da 25, rappresenta la prima serie che il Bel Paese ha dedicato al Natale, un filone da allora mai interrotto. Quattro particolari vennero impiegati da San Marino (valori da 5, 30, 115 e 250) il 19 dicembre 1973 per un augurio analogo, al tempo stesso volta a ricordare il sesto centenario dalla nascita del pittore.