Un percorso che, attraverso le corrispondenze, racconta il mondo culturale, politico e sociale tra la seconda metà dell’Ottocento e i primi del Novecento. È la mostra “Riflessi di un’epoca. L’Italia scrive a Vittoria Aganoor”, che potrà essere scoperta a Magione (Perugia) sino al 21 luglio.
In quadri e teche -spiegano i promotori- figura un patrimonio documentario rappresentativo di una società, quella della Belle époque, lanciata verso una nuova fase di modernità e progresso. Attraverso le missive scritte da ogni dove alla “poetessa del lago”, è possibile rivivere il clima di cui era protagonista. perché interessata a tutto quello che accadeva intorno a lei.
I mittenti, tra scrittori e editori, sono 66, mentre gli oggetti risultano 489; vi sono lettere e cartoline, ma anche biglietti da visita e fotografie, la quasi totalità inserita nella busta originale completa di affrancatura.
Il materiale, acquisito dal Comune (cui si deve l’attuale iniziativa) con il contributo della Fondazione cassa di risparmio di Perugia, di norma è conservato presso la biblioteca locale “Vittoria Aganoor”; costituisce uno dei più ricchi fondi documentari riconducibili direttamente alla letterata. L’esposizione si trova alla torre dei Lambardi (è in via della Torre 1), aperta dal giovedì alla domenica nelle fasce temporali 10.30-13 e 15-18; il biglietto d’ingresso intero costa 3,00 euro.
La rassegna si inserisce nel lavoro di raccolta e studio dei carteggi che la donna ha lasciato. Nata a Padova nel 1855 (è morta nel 1910), si trasferisce in Umbria dopo il matrimonio con il deputato perugino Guido Pompilj, di cui a Monte del Lago insiste una delle residenze. Al fine di omaggiarla, è stato indetto un premio giunto alla ventesima edizione, che prende spunto dal grande patrimonio di epistole esistente.