“Vogliamo fare della storia qualcosa che possa essere vissuto e un luogo di dialogo”. È quanto dichiara la direttrice della Casa della storia austriaca Monika Sommer, struttura inaugurata a Vienna il 10 novembre scorso nel centenario dalla fondazione della Repubblica ed ora citata in un francobollo. È il primo Museo di storia contemporanea nazionale.
“Ci dovrebbe consentire di fare i conti con la multiforme vicenda di questo Paese dalla metà del XIX secolo, con un focus particolare tra il 1918 e i giorni nostri”. Affronta i cambiamenti sociali e le linee di responsabilità politica, oltre a porre domande impegnative, valide allora come adesso. Nel percorso si presta particolare attenzione al comunicare con i bambini e i ragazzi, così da promuovere la loro capacità di formare opinioni critiche e indipendenti. A tal fine sono disponibili visite guidate ed eventi su vari aspetti, nonché materiali impiegabili per le lezioni. Si aggiungono le mostre temporanee.
Il punto di partenza è rappresentato dalle esperienze della gente, dalle speranze e anche dalle paure: sette aree si occupano di questioni relative all’economia, al terrore nazista o alla campagna per l’uguaglianza. Documenti importanti, oggetti della vita quotidiana, rassegne digitali e stazioni multimediali interattive rendono possibile non solo raccontare il passato e il presente ma anche permettere alle persone di avvicinarvisi.
Per ciò che concerne il dentello, porta la firma di Marion Füllerer; riprende i colori della bandiera e costa 2,70 euro. Ha raggiunto oggi la rete postale (i filatelisti l’hanno a disposizione dal giorno 1).