daily news magazine
editor Fabio Bonacina

27145 news from 8/3/2003

L’ex centro meccanizzato postale (ora centro di smistamento complesso) di Milano è all’avanguardia soprattutto nel gestire i pacchi. Venne presentato ufficialmente il 18 aprile 1988

Come si presenta oggi la sede
Come si presenta oggi la sede

È da qui che passa il flusso principale di pacchi in transito nel Paese. Non tutte le tipologie, certo. Ma quelle contenute nei cinque chili, che rappresentano il grosso della massa generata dal commercio elettronico. A cominciare dai “promopacco”, confezioni con precise caratteristiche di ingombro, peso e tempistica, che la società ora guidata da Matteo Del Fante ha creato pensando ad Amazon e magari a qualche altra azienda impegnata nel settore. E senza dimenticare la linea “crono”.

Benvenuti nel centro meccanizzato postale di Roserio, pardon ora si chiama centro di smistamento complesso, 41mila metri quadrati in via Cristina Belgioioso 165, nell’estrema periferia Nord-Ovest di Milano, tra la nuova sede della Fiera e l’area di quanto rimane dell’Expo. Inaugurato in mezzo alla campagna il 18 aprile 1988, allora poteva lavorare fino a seicentomila lettere al giorno, contro le ottocentomila del “fratello maggiore” di Peschiera Borromeo, collocato ad Est della metropoli. Nel corso del tempo ha visto mutare il proprio ruolo, puntando soprattutto alle stampe.

Pensare che alla cerimonia di apertura, cui partecipò il ministro delle Poste e delle telecomunicazioni Oscar Mammì, le cose non andarono come ci si attendeva. Egli -annotò il giorno seguente il quotidiano “La notte”- “ha dovuto visitare l’impianto fermo, a causa di un blackout elettrico”. “È un’opera di cui possiamo essere orgogliosi -disse il rappresentante governativo secondo quanto riportato contemporaneamente dal «Corriere della sera»- perché riduce i tempi di smistamento della corrispondenza. Purtroppo la distribuzione dei portalettere è ancora sperequata e alcune regioni come la Lombardia soffrono di carenza d’organico”. “I sacchi -proseguì la testata nel servizio di Edoardo Stucchi- saranno «acchiappati» da una monorotaia e la posta avviata alle macchine separatrici dei formati ed eventualmente all’apparecchiatura raddrizzatrice… Sarà poi timbrata e passerà attraverso il lettore ottico che imprimerà in codice l’indirizzo”. Salvo quanto, non potendo essere interpretato dagli apparati, giocoforza dovrà subire il trattamento manuale. Ad ogni modo, un macchinario era in grado, in un’ora, di fare il lavoro di venti persone.

La struttura venne completata più avanti, in particolare per il trattamento della posta elettronica, allora un supporto d’avanguardia, tanto da meritare un primo francobollo: è il 750 lire Europa Cept del 2 maggio 1988. Nello stesso anno della carta valore si chiude la graduale attivazione: secondo le relazioni ufficiali, il Milano Roserio e il Roma San Lorenzo “costituiscono i nodi più importanti della rete del movimento postale”. Nel 1992 arriva l’impianto per suddividere le stampe etichettate (continua).

L’inaugurazione con il ministro a Poste e telecomunicazioni Oscar Mammì; era il 18 aprile 1988 (foto: Archivio storico di Poste italiane)
L’inaugurazione con il ministro a Poste e telecomunicazioni Oscar Mammì; era il 18 aprile 1988 (foto: Archivio storico di Poste italiane)



Copyright © 2024 - 2003 Vaccari srl
tutti i diritti riservati
realizzato a partire dal mese di marzo 2003
registrazione Tribunale di Modena n.1854 del 4 dicembre 2007
direttore responsabile Fabio Bonacina
responsabile editoriale Valeria Vaccari
redazione e ufficio stampa Claudia Zanetti
Vaccari srl - Via M. Buonarroti, 46
41058 Vignola (MO) - Italy
Tel (+39) 059.77.12.51 - (+39) 059.76.41.06
Fax (+39) 059.760157
Cap.Soc. euro 100.000 i.v.
Registro delle Imprese di Modena n. 01917080366
P.IVA IT-01917080366
Il programma per la gestione di Vaccari news è stato appositamente creato e reso funzionante da fabioferrero.it.
Tutto il contenuto di questo sito, incluse le pagine html e le immagini, è protetto da copyright. In caso di pubblicazione e/o riferimenti si prega di citare sempre la fonte e di avvisare la redazione: info@vaccari.it
Vaccari srl non si ritiene responsabile di eventuali errori di collegamento nei link proposti, che vengono verificati solo all'atto dell'inserimento. Sarà gradita la comunicazione di eventuali cambiamenti per poter aggiornare i dati.