La Grande guerra? È il filo conduttore maggiore dell’ultimo numero, il ventiduesimo, di “Cursores”, la pubblicazione divenuta semestrale dell’Associazione italiana di storia postale. In 98 pagine “A4” con immagini a colori (25,00 euro) dà spazio a Massimo Mattioli (suo è l’intervento “Dal Piave a Vittorio Veneto - Testimonianze dirette di storia e posta”), Oliviero Emoroso (“Fiume: affrancature filateliche e non dell’emissione «provvisoria»”), Valter Astolfi (“Prima guerra mondiale - La missione d’armistizio e le presenze militari italiane in Germania nel primo dopoguerra”).
Filo conduttore principale ma non unico, come testimoniano gli interventi di Luca Lavagnino (“Gli «altri»: prigionieri spagnoli in Francia durante le Guerre napoleoniche”), Emanuele Mario Gabbini (“Uso dei segnatasse nel servizio pacchi postali - 1 ottobre 1881 - 30 giugno 1914”), Flavio Riccitelli (“I voli di anticipazione degli anni Trenta da/per i transatlantici in viaggio sulla rotta nord-atlantica”), Hans Häfeli (“I 175 anni dei francobolli cantonali di Zurigo da 4 e 6 rappen”), Massimo Ciampa (“Guerra italo-abissina: la posta dall’assedio di Adigrat (1 marzo - 4 maggio 1896)”), Giampaolo Guzzi (“Cartoline di tipo Iris da 90 cent. per la corrispondenza familiare interzone non ammesse dalla censura francese”), Lorenzo Carra (“Giorgio Magnani ci ha lasciati”).
Contiene anche un bilancio del 2018: da gennaio a novembre -annota in apertura il presidente Luca Lavagnino- “abbiamo aumentato di un significativo 20% il numero di soci, passando a 150; i nuovi iscritti hanno in media fra i 40 e i 50 anni, segno della vitalità del movimento storico-postale italiano e del desiderio di aggregazione sotto la bandiera della più vecchia e prestigiosa associazione di storia postale in Italia”.