Filatelia non necessariamente vuol dire classico e/o prezioso. Anche una emissione “modesta” come una recente ordinaria in corso per decenni può offrire motivi di interesse e di approfondimento. Un esempio, caso mai fosse necessario, lo propone Ketty Borgogno con il suo studio “Castelli d’Italia - Viaggio tra i colori e le particolarità della serie” (39,00 euro).
Come dice il titolo, l’analisi -organizzata in due parti- concerne soltanto le tinte, dalla loro stabilità alle ristampe, dalle carte “sporche” alle fluorescenze, dalle evanescenze alla scarsa calibratura degli inchiostri in fase di produzione, dai trucchi di scolorimento ai falsi per frodare il servizio postale.
Sono state necessarie 160 pagine di formato “A4” per affrontare l’argomento in quella che si presenta come una prima edizione. Naturalmente, le immagini sono in quadricromia e per gli specialisti non mancano, così da orientarsi, le codifiche tecniche.
“Tutta la mia ricerca -annota l’autrice all’apertura- si basa esclusivamente su valori da me analizzati, la certezza delle mie affermazioni deriva appunto da questo, non è possibile che non ci siano eccezioni su questa serie che di eccezioni vive”.