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editor Fabio Bonacina

27234 news from 8/3/2003

Poste italiane firma una pagina che presenta il servizio. Però, gli armadietti sono solo otto, distribuiti in sei città

Che il famoso progetto dei “paccomat” si sia sbloccato, mettendo da parte i presunti timori per invii pericolosi? La società presieduta da Maria Bianca Farina, infatti, ha lanciato Puntoposte, presentato come la “nuova rete” aziendale per ritirare gli acquisti on-line (sei i venditori convenzionati, tutti facenti capo a Webster), ma anche per spedire. Essa si basa sui locker (sono appunto gli armadietti che già diversi altri operatori impiegano), chioschi “automatizzati con terminale touch screen, lettore barcode e mini stampante”. In alternativa, vi sono i punti di ritiro, ossia attività commerciali.

Per aprire lo sportello basta digitare il codice pin o scansionare quello “Qr”, giunti, secondo i casi, via messaggino o e-mail (la medesima chiave funziona nei negozi). La ricevuta può essere ritirata al momento oppure ottenuta in formato elettronico.

La procedura vale anche per gli inoltri entro i quindici chili di peso, nel momento in cui il trasporto già è stato pagato, si tratti di resi, scatole preaffrancate o colli saldati tramite “paccoweb”. Lo sportello si apre con uno dei due codici e si deposita l’oggetto (nei punti di ritiro lo si consegna all’operatore). Poi, arriva la ricevuta.

Tornando ai “paccomat”, ora sono otto, sempre pochi per reggere la prestazione; ognuno contiene quarantasei celle di tre dimensioni diverse. I cinque allestiti nel 2014 -due a Milano, gli altri a Cantù (Como), Firenze e Roma- sono stati in parte sostituiti. Ve ne sono tre a Roma (presso la sede aziendale di viale Europa 175, al Roma Nomentano di piazza Bologna 39 ed al Roma Tiburtino Sud di via Togliatti 1.505), uno a Bologna (Bologna 30 in via Sciesa 20), Firenze (Kipoint alla stazione ferroviaria Santa Maria Novella), Milano (Milano Baggio, via Gozzoli 51), Sesto San Giovanni, provincia di Milano (l’ufficio di via Marelli 165), Torino (Torino 35, via Marsigli 22). Solo quelli di Bologna e Firenze sono aperti pure la domenica.

E i negozi? Mistero: nessun elenco è, almeno adesso, evidenziato.

Tra gli attuali punti di riferimento, il Roma Nomentano
Tra gli attuali punti di riferimento, il Roma Nomentano



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